In attesa del mondiale londinese, all'alba del mese di agosto, la grande atletica fa capolino a Doha, sede domani, come da tradizione, della prima tappa della Diamond League. L'attesa è alle stelle, perché il cast è di assoluto rilievo. Primi rintocchi nel tardo pomeriggio, con alcuni concorsi ad accendere l'entusiasmo dei presenti. Nel peso femminile, Michelle Carter, favorita d'obbligo, deve fronteggiare l'ungherese Marton, 19.63 in stagione. Nell'asta, la Morris, donna da 5 metri, osserva la cubana Silva e la greca Stefanidi. L'alto maschile accoglie, eccezion fatta per il nostro Tamberi e per Bondarenko, il meglio della specialità. C'è Barshim - 2.43 di personale, già 2.35 in questi mesi - con lui Ghazal, Grabarz, Kynard e Protsenko. 

Sul giro di pista, al maschile, fari su Merritt. Il navigato americano è favorito, anche in virtù dell'assenza di James e Van Niekerk. Due scudieri a dargli man forte, McQuay e Norwood, può provarci Santos. Sui 1500, consueto festival keniano, con Kiplagat e Manangoi da seguire, attenzione però alla variabile Souleiman. Caster Semenya è, invece, l'indiscussa padrona degli 800. Le alternative sono le solite, Sum e Wambui, si cimenta, su distanza ridotta, anche l'etiope Genzebe Dibaba. Difficile ipotizzare gara tattica, Jozwik e Meadows devono controllare il ritmo. 

Lo scontro tra Schippers e Thompson è tra i più attesi dell'intero programma. Si lotta sui 200, distanza che l'olandese predilige, ma la giamaicana ha già dimostrato di potersi imporre anche in questo contesto. Ai piedi delle due, l'eterna Campbell Brown. Sui 100, al maschile, manca Bolt, ma gli interrogativi sono molteplici. Justin Gatlin deve dimostrare, in età non più florida, di poter mantenere lo status di numero due e per farlo deve respingere l'arrembante De Grasse. Powell e Simbine per un posto al sole, Collins per prolungare una straordinaria carriera. 

Capitolo ostacoli. Nei 100 D, la primatista del mondo Kendra Harrison guida il gruppo americano - ai blocchi anche Ali, Nelvis e Manning - la Roleder è la speranza europea. Sui 400 U, Clement scruta le insidie keniane Bett e Mucheru. 

Kejelcha ed Edris sventolano il vessillo etiope sui 3000, ma occhio al ritorno del Kenia, nei 3000 siepi, al femminile, tutte a caccia della Jebet. Coburn e Kiyeng per alterare il passo di gara. 

Per completare il quadro, punto su giavellotto e triplo maschile. Nel giavellotto, fior di personaggi. Yego, il duo tedesco Rohler - Vetter, l'infinito Pitkamaki. Nel triplo, mister 18 metri, Taylor. Dong e il connazionale Craddock per dare pepe alla contesa, ma Taylor è di altra pasta, se in condizione. 

Il programma  

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo