La mattinata inglese propone diversi azzurri in pista. Risposte contrastanti, un solo pass per il turno successivo. Bencosme, impegnato nella terza batteria dei 400hs, chiude in quarta posizione - 49"79 - e si qualifica quindi per il secondo step. Brilla Copello, 49"13. Il 50"37 di Vergani non vale invece la qualificazione. Esordio negativo anche per la Chigbolu sul giro di pista. Passano le prime tre di ogni prova, è quarta nella prima, dominata dall'elegante Felix. 53"00, crono non utile per il ripescaggio. La Miller - 50"97 - sembra in ottima condizione, primato nazionale del Bahrein per la Naser, già a 50"57.

Nei 3000 siepi, tre italiani, dislocati nelle varie batterie. Sfortunato Zoghlami, corre il personale - 8'26"18 - è il primo a mancare l'appuntamento con la finale. Bamoussa e Chiappinelli sforano ampiamente il muro degli 8'30, lontano, per loro, lo sbarramento mondiale. El Bakkali, Jager e C.Kipruto sugli scudi, in sordina procede la marcia dell'eterno Kemboi.  

A.Merritt appare tirato a lucido. Suo il primo tempo di ingresso in semifinale nei 110hs. 13"16, un biglietto da visita di qualità. McLeod, il favorito d'obbligo, svolge il compitino senza scomporsi - 13"23. 

Piace l'approccio con l'asta di Renaud Lavillenie. Due salti puliti, valica i 5.60 e i 5.70 al primo tentativo. Nel gruppo b, poi, Kendricks e Woiciechowski, i principali antagonisti del francese. Un percorso costellato di errori, sono della partita, ma devono trovare il giusto feeling. 

Doverosa citazione per l'heptathlon, ormai agli sgoccioli. La Thiam, campionessa olimpica, ieri in leggero affanno nei 200, torna a primeggiare e ribalta la classifica. 6.57, miglior misura nel lungo, 1cm oltre la Johnson Thompson. 53.93, seconda piazza nel giavellotto, alle spalle della Vetter. La belga guida ora la graduatoria - 5980 punti - margine di sicurezza sulla Schafer - 5808.