Quattro finali nel lunedì di Londra. La più attesa al tramonto, 1500 al femminile. La keniana Kipyegon frena l'ascesa di Caster Semenya. Gara tattica, si corre sul passo da 4'02, nuove protagoniste, quindi, sulla scena. L'americana Simpson, sempre temibile in un contesto di questa fattura, si veste d'argento, mentre sprofonda una Dibaba in evidente ritardo di condizione. 4'02"59 Kipyegon, oro mondiale. 

1 4082 Faith Chepngetich KIPYEGON [KEN] KEN 4:02.59 
2 4370 Jennifer SIMPSON [USA] USA 4:02.76 
3 4209 Caster SEMENYA [RSA] RSA 4:02.90

Il martello vive di iniziale incertezza, perché la Wlodarczyk ha più difficoltà del previsto nel mettere a punto i vari meccanismi. Un lancio, il primo, a mezzo servizio, poi un nullo piuttosto lungo. Trova le prime risposte dalla terza tornata, la spallata decisiva alla quinta, 77.90. La Wang - 75.98 - è seconda, terza la seconda polacca, la Kopron - 74.76. 

1 4183 Anita WŁODARCZYK [POL] POL 77.90 
2 3767 Zheng WANG [CHN] CHN 75.98 
3 4177 Malwina KOPRON [POL] POL 74.76

Spettacolo regala il triplo femminile. Annunciato duello tra Ibarguen e Rojas. La colombiana si porta al comando con 14.89, ma al quinto salto la venezuelana approda 2cm oltre. La reazione della Ibarguen è da campionessa, 14.88 all'ultimo balzo, non basta per ribaltare la graduatoria. A rifinire il podio la Rypakova, 14.77. 

1 4387 Yulimar ROJAS [VEN] VEN 14.91 
2 3778 Caterine IBARGÜEN [COL] COL 14.89 
3 4070 Olga RYPAKOVA [KAZ] KAZ 14.77 +0.9 SB  

A completare il quadro, i 110hs. Si impone il favorito, il giamaicano McLeod, 13"04. Un decimo di ritardo per Shubenkov, straordinario quando si tratta di atto finale. Bronzo Baji, a sorpresa, 13"28. Quinto Merritt, in calo dopo un'eliminatoria pregiata. 

1 1091 Omar MCLEOD [JAM] JAM 13.04  0.123
2 617 Sergey SHUBENKOV [ANA] ANA 13.14  0.132
3 1035 Balázs BAJI [HUN] HUN 13.28  0.122

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo