Filippo Tortu strappa la qualificazione al secondo turno dei 200. Non convince Tortu, evidente il ritardo di condizione, l'impatto dell'infortunio post Golden Gala. Avvio importante, poi la frenata in curva, azione contratta, ottimo il tuffo sul traguardo per anticipare Weir. 20"59, terza posizione e pass, grazie anche al forfait di Makwala, il n.1 del 2017. Nelle batterie, il primo crono è di Richards, sontuoso 20"05. Van Niekerk passeggia in 20"16.

Due azzurre su tre avanzano nei 400hs. La Folorunso, la prima a cimentarsi nella prova, è quarta con lo stagionale - 55"65 - e quindi qualificata di diritto. Vola la Muhammad, favorita all'oro - 54"59. Mai in gara, invece, Marzia Caravelli. 56"92, crono alto. Si salva per il rotto della cuffia la Pedroso. La prima parte è a rilento, serve una scossa sulla retta d'arrivo, quinta, riesce ad entrare per ripescaggio. 56"41, non può essere soddisfatta. Brividi anche per la Little, inciampa sull'ostacolo, perde la ritmica e rischia la clamorosa eliminazione. 

Nel triplo, basta un salto a C.Taylor per blindare la finale. 17.15 per il campionissimo americano. Il connazionale Benard detiene la miglior misura di ingresso, 17.20. Non entusiasma Claye. Con il cappellino, affronta il test iridato, si ferma a 16.95, poca cosa. 

Semifinali, infine, nei 400hs maschili e nei 400 femminili. Nei 400hs, veloce la prima, con Clement - 48"35 - a bruciare il norvegese Warholm. Bencosme si batte, ma perde quota sulla retta conclusiva ed è quinto, nella terza, in 50"29. Nei 400, sale di colpi la Miller - 50"36 - ma è della Naser - 50"08, record nazionale - l'impronta più significativa. Nella seconda semifinale, taglia per prima il traguardo, 4 centesimi meglio della Felix

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Johnathan Scaffardi
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