A Bruxelles, apertura dedicata al peso maschile. Una sorta di antipasto, 24 ore prima del ricco programma. Bandiera americana, Hill stabilisce il nuovo primato del meeting, raggiunge vette inesplorate a livello personale. 22.44, 7cm oltre Crouser. Terzo Kovacs. 

Regine conclamate sono invece Perkovic e Lasitskene. La croata, sopra i 70 metri a Zagabria, proietta il disco a 68.82. La terza tornata decide quindi la contesa, Stevens e Caballero non riescono ad insidiarla. La Lasitskene completa un percorso netto nell'alto. Ennesima vittoria, ennesima consacrazione con l'asticella a 2.02. Supera la quota al terzo tentativo, tenta poi l'azzardo ai 2.08. Operazione rimandata al 2018. La Levchenko è seconda. Giusta l'impronta. Vola a 1.94, sbaglia due volte a 1.97, si tiene un turno a 1.99. Manca la necessaria freschezza. Naufraga la Trost. 1.80, poi tre sbavature alla misura superiore. 

La Stefanidi conferma straordinaria solidità nell'asta. 4.85, spegne il possibile ritorno di Morris e Newman. L'americana si aggiudica, in virtù di un miglior percorso, la piazza d'onore, terza la Newman con il record nazionale. 

Christian Taylor sigilla l'ennesima vittoria nel triplo. Non manca nessuno, è confronto ravvicinato con il connazionale Claye e con il cubano Pichardo. Il primo a lanciare l'offensiva è Pichardo - 17.32 al secondo salto - Claye e Taylor replicano alla quarta chiamata. 17.49 Taylor, 17.35 Claye. 

Disco maschile a Gudzius. 68.16, si impone davanti a Dacres e a un Malachowski in grado di recitare ancora da protagonista. Infine, il lungo. Lotta serrata, assolo della Spanovic. 6.70, il meglio al tramonto. Ugen e Suanders a rifinire il podio di giornata, beffate Bartoletta e Reese. Le prime cinque in una manciata di centimetri. 

Le gare di corsa 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo