Esordio col brivido per Vincenzo Mangiacapre. Il pugile di Marcianise, annunciato in gran forma per la sua ultima avventura da dilettante, soffre l'aggressività e le braccia lunghe di Juan Pablo Romero Marin, e soltanto grazie a un verdetto a maggioranza riesce a superare il turno. Con un futuro da professionista già stabilito e un'evidente classe cristallina, Mangiacapre vuole fare meglio di Londra 2012, dove conquistò la medaglia di bronzo, ma il match con Romero ha rischiato di essere una trappola letale. 

Prima ripresa Mangiacapre sale spavaldo sul ring, consapevole di essere nettamente favorito. L'azzurro cerca immediatamente di far capire chi sarà il padrone dell'incontro. Mobile sul tronco, con guardie destra e sinistra alternata e rapide combinazioni per portare il montante destro, Mangiacapre mostra una classe superiore e sicurezza da veterano. Gli attacchi del messicano vanno a vuoto, le schivate di Mangiacapre sono spettacolari, tuttavia troppo fini a se stesse. Mangiacapre vuole fare spettacolo, ma pecca in sostanza. Romero, che pure manca più volte il bersaglio, porta colpi con maggiore regolarità, e Mangiacapre, che anche un neofita riconoscerebbe come pugile nettamente superiore, si incarta. Due giudici su tre preferiscono però il messicano...Per Mangiacapre inizia la salita. 

Seconda ripresa Mangiacapre è costretto ad alzare il ritmo. Romero si difende come può, anche con gomiti alti e colpi dietro la nuca. Gli attacchi di Mangiacapre partono però da lontano e raramente vanno a segno, anche perché Romero alza le barricate con le sue lunghissime braccia. Il messicano mantiene anche la testa bassa, l'azzurro va a segno col montante ma non riesce a dare continuità all'azione. La ripresa di Mangiacapre è meno spettacolare della prima ma leggermente più sostanziosa, tuttavia ancora una volta due giudici sono per il messicano.

Terza ripresa Sull'orlo della clamorosa eliminazione, Mangiacapre sa di dover dominare l'ultima ripresa. A segno però va Romero, col destro, mentre Mangiacapre non riesce ad accorciare le distanze. Mangiacapre prova a portare insidie col montante, ma la sua azione è visibilmente affannosa. L'azzurro è stanco, subisce il maggior allungo del messicano e non trova nessun guizzo degno di nota.  Anzi, è il messicano a portare il colpo migliore della ripresa, un gancio destro, che ripete a replicare un sinistro di Mangiacapre in chiusura di match.

Mangiacapre attende il verdetto trattenendo il respiro. Il responso, non unanime, lo premia, forse al di là dei suoi oggettivi meriti. Come Russo, il nostro pugile dovrà dimostrare il suo vero valore per raggiungere le medaglie. 

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