A Manchester, dinanzi a quasi 20mila spettatori, Anthony Joshua mantiene facilmente il titolo dei pesi massimi, versione IBF, battendo per ko alle terza ripresa lo statunitense Eric Molina. Per il britannico, medaglia d'oro a Londra 2012, si tratta della 18esima vittoria per ko in altrettanti match da professionista. Il facile successo fa solo da preambolo all'annuncio del prossimo match di Joshua: il 29 aprile del 2017, allo stadio di Wembley, affronterà Wladimir Klitschko. Con Tyson Fury che si è messo ko da solo, Haye non ancora pronto dopo il rientro (lo sarà mai?), Parker che non accende gli entusiasmi, il vecchio leone ucraino rappresenterà l'ostacolo più probante della ancor breve carriera di Joshua, in vista di una riunificazione milionaria con Deontay Wilder. Joshua è un predestinato, ha tutto per dominare per i prossimi 10 anni: testa, fisico, talento e...mancanza di avversari.

Il match

Sangue, sudore, e lacrime: è quanto aveva promesso Anthony Joshua per mantenere il suo titolo. Non c'è stato bisogno di nulla di tutto ciò. Eric Molina, 3 sconfitte prima di ieri (contro lo sconosciuto Ashanti Jordan, contro l'imbarazzante Chris Arreola e nel miglior match della sua carriera contro Wilder) si è guadagnato la chance della vita battendo per ko, a domicilio, il polacco Adamek. Nelle dichiarazioni della vigilia, mostrava sicurezza, dicendo giustamente che qualsiasi massimo può andare ko. Dinanzi a Joshua, ha fatto la fine dei suoi 17 predecessori, reggendo per due round e qualche secondo allo strapotere dell'inglese di origini nigeriane. Fin dal primo round, il campione mette a segno facili combinazioni a due mani, indirizzando immediatamente il match dalla sua parte. Molina non è mai pericoloso (contro Wilder, era riuscito almeno a far vacillare il bronze bomber), si mette in evidenza soltanto per una protesta nei confronti dell'arbitro per una presunta testata di Joshua. Nella seconda ripresa, Molina prova a mostrarsi più aggressivo, ma non scalfisce mai Joshua. A 30 secondi dalla fine del round, Joshua piazza un preciso uppercut, che l'americano incassa senza barcollare. L'inglese chiude la pratica nella ripresa successiva. Molina va a vuoto con un paio di attacchi, Joshua lo spedisce al tappeto con un potente destro. Sorprendentemente, l'americano riesce a rialzarsi al 6, ma il suo coraggio gli costa solo un'altra scarica di colpi prima che l'arbitro fermi il match

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Joshua - Klitschko

La cosa più interessante della serata arriva dopo la fine del match. Wladimir Klitschko sale sul ring, e il gongolante promoter Eddie Hearn annuncia la sfida tra l'ucraino e Joshua. Klitschko fa l'istrione, prende il microfono e chiede al pubblico se ha voglia di vedere un gran match, replicando all'affermativa risposta con un deciso "You get it!". Joshua mostra moderazione e rispetto: "Due guerrieri stanno per incontrarsi. Questo è il grande passo che tutti vogliono. Klitschko rivuole la sua corona, vinca il migliore." Klitschko avrà 41 anni e tornetà sul ring a un anno e mezzo di distanza dalla pessima performance contro Fury. La saga dei fratelli ucraini è ormai storia, il futuro ha il volto sorridente e il fisico statuario di Joshua.

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