Enrico Gasparotto, friulano del team Wanty-Groupe Gobert, è il vincitore dell'edizione 2016 dell'Amstel Gold Race, classica di un giorno che si corre in Olanda con partenza da Maastricht e arrivo a Valkenburg per un totale di 248 km. L'azzurro, già trionfatore nel 2012, bissa così il successo di quattro anni fa, battendo in una volata ristretta il ventiquattrenne danese Michael Valgren del Team Tinkoff, unico a resistergli sulle rampe finali del Cauberg. Terzo posto per un altro italiano, Sonny Colbrelli della Bardiani, in una giornata che sorride al tricolore italiano, con il toscano Diego Ulissi settimo e il siciliano Giovanni Visconti ottavo.

L'avvio dell'Amstel è a velocità sostenuta: a farne le spese è subito Fabio Felline, coinvolto in una delle tante cadute dei primi chilometri e costretto al ritiro per frattura del setto nasale. Dopo vari tentativi, prende forma la fuga giusta, con undici uomini che riescono ad avvantaggiarsi sul gruppo. Tra loro gli italiani Matteo Bono e Matteo Montaguti e Giacomo Berlato, oltre a Didier, De Vreese, Wabasse, Howes, Reza, Grellier e Cerny. I battistrada giungono ad ottenere un vantaggio anche superiore ai quattro minuti rispetto al gruppo dei migliori, che intanto ha perso Bonifazio, Meersman, Van der Sande e Thurau, partiti al contrattacco per riprendere i fuggitivi. La corsa continua sotto una pioggia battente, che rende l'asfalto delle strette strade olandesi ancor più infido, mentre da dietro è il team australiano dell'Orica Greenedge a incaricarsi di tirare per il proprio capitano Michael Matthews. Dopo aver perso sette degli attaccanti della prima ora, il gruppetto al comando è costretto a subire l'inesorabile rimonta del plotone dei big, che accelera sul penultimo passaggio sul Cauberg, con Matteo Trentin sugli scudi. E' il primo momento chiave della corsa, perchè alcuni dei favoriti della vigilia come Michal Kwiatkwoski e Philippe Gilbert dimostrano di non essere in giornata, staccandosi prematuramente in salita ancor prima degli ultimi venti chilometri verso Valkenburg.

Ai meno quattordici dal traguardo finisce l'avventura dei fuggitivi, e scoppia la bagarre per la vittoria finale. Il primo a provarci sul penultimo Berg dell'Amstel è il ceco del team Tinkoff Roman Kreuziger, tenuto a tiro da un ottimo Enrico Battaglin nelle prime posizioni del gruppo. L'azione più efficace è invece quella del belga Tim Wellens della Lotto-Soudal, che si avvantaggia di una quindicina di secondi, resiste al tentativo di recupero di Sep Vanmarcke e inizia al comando solitario l'ascesa del Cauberg (1.2 km all'8% di pendenza media). E' però l'azzurro Gasparotto a fare la differenza sulle rampe dell'ascesa finale, con il solo danese Valgren in grado di rimanergli a ruota. Tutti gli altri, da Matthews ad Alaphilippe, esitano sperando di recuperare terreno nel tratto finale in cui la strada spiana. Ma il friulano è lucidissimo, si fa dare il cambio da Valgren per poi fulminarlo in una volata vinta senza discussioni. Lo sprint del gruppetto inseguitore, giunto a tre secondi di ritardo, premia un altro azzurro, Sonny Colbrelli, che precede Coquard e Matthews, mentre Ulissi e Visconti completano la gran giornata del ciclismo italiano, che torna ad assaporare il gusto della vittoria in una classica (ancorchè non monumento), in attesa del prossimo appuntamento con la Freccia Vallone (in programma mercoledì 20).

Ordine d'arrivo. 1. Gasparotto in 6h 50' 15". 2. Valgren s.t. 3. Colbrelli a 3". 4. Coquard s.t. 5. Matthews s.t. 6. Alaphilippe s.t. 7. Ulissi s.t. 8. Visconti s.t. 9. Vliegen s.t. 10. Wellens s.t.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]