E' il colombiano Miguel Angel Lopez Moreno il vincitore a sorpresa dell'edizione 2016 del Giro di Svizzera. Il corridore dell'Astana, maglia gialla dopo la cronometro di ieri, attacca anche nell'ultima tappa, accorciata a poco più di cinquanta chilometri per via delle condizioni climatiche avverse, e controlla alla grande tutti i rivali per il gradino più alto del podio. A Davos festeggia un altro colombiano, Jarlinson Pantano della IAM Cycling, che si impone in volata sul russo Sergej Chernetski della Katusha e sul basco Ion Izaguirre della Movistar. Quarto proprio Lopez, davanti a Teejay Van Garderen del Team BMC e a Warren Barguil, che però conquista il terzo gradino del podio davanti all'altro americano Andrew Talansky, mentre fanno ancora peggio i vari Spilak, Thomas e Kelderman. In ottanta edizioni della corsa elvetica, Lopez diventa il primo colombiano a trionfare in maglia gialla, davanti al basco Izaguirre, che deve accontentarsi del posto d'onore sul podio di Davos.

L'ultima tappa del Giro di Svizzera 2016 vede la sua partenza posticipata alle ore 16, con percorso accorciato a soli 54 chilometri per condizioni climatiche avverse sul primo gran premio della montagna di giornata. Diventa così una frazione brevissima, caratterizzata dall'ascesa del Fluela Pass, gpm di 12 km di lunghezza con una pendenza media superiore al 7". Dopo la partenza da La Punte si muovono subito il russo Dmitriy Kozonchuk della Katusha, il belga Jasper Stuyven della Trek-Sefagredo e l'argentino Ariel Maximiliano Richeze della Etixx-Quickstep, ripresi sui primi tornati della salita che deciderà la corsa. E' Michele Scarponi a fare il ritmo per la maglia gialla, mentre David Lopez Garcia del Team Sky si porta in avanscoperta. In attesa di scatti che non arrivano, ecco Darwin Atapuma operare una prima selezione per il suo capitano Teejay Van Garderen. Ritmo che costa caro all'olandese Wilco Kelderman e al britannico Geraint Thomas, che alzano presto bandiera bianca. Il primo a muoversi tra gli uomini di classifica è lo slovacco Simon Spilak, seguito in seconda battuta dal portoghese Rui Costa, dallo stesso Van Garderen e dal colombiano Pantano della IAM Cycling. Ma Lopez non ha alcuna intenzione di essere preso in mezzo, e attacca a sua volta, raggiungendo in un lampo i battistrada, da cui perdono contatto Rui Costa e Spilak. Da dietro Anacona e Dombrowski cercano di mantenere a distanza di sicurezza i rispettivi capitani Izaguirre a Talansky, con il francese Warren Barguil che sembra al limite.

Dopo aver chiesto un paio di cambi a Van Garderen e Pantano, la maglia gialla decide di andarsene da solo, guadagnando una trentina di secondi sul gruppetto inseguitore, che allo scollinamento comprende anche Izaguirre e il russo Sergej Chernetski, a trentacinque secondi di ritardo. Nei dieci chilometri di discesa su strada bagnata, Lopez si fa riprendere dal drappello di contrattaccanti, mentre Rui Costa e Barguil recuperano una trentina di secondi. Si giunge così negli ultimi otto chilometri verso Davos, con la volata ristretta esito inevitabile di quest'ultima tappa: la maglia gialla non si impegna per la vittoria, anzi fa anche il buco al connazionale Jarlinson Pantano, che si impone resistendo al ritorno di Chernetski. Con lo stesso tempo arriva  anche Warren Barguil, che si prende il terzo gradino del podio a scapito di Andrew Talansky, per uno Giro di Svizzera mai così incerto come quello di quest'anno. Ion Izaguirre chiude secondo, Pantano quarto e Van Garderen sesto. Lontano dai primi Geraint Thomas, finito addirittura fuori dalla top ten.

Ordine d'arrivo. 1. Pantano in 1h 23' 55". 2. Chernetski s.t. 3. Izaguirre s.t. 4. Lopez s.t. 5. Van Garderen s.t. 6. Rui Costa s.t. 7. Barguil s.t. 8. Talansky a 56". 9. De La Parte s.t. 10. Dombrowski s.t. 16. Kelderman a 1'17". 21. Spilak s.t. 91. Thomas a 11'01".

Classifica generale. 1. Lopez in 30h 55' 58". 2. I. Izaguirre a 12". 3. Barguil a 18". 4. Pantano a 42". 5. Talansky a 1'04". 6. Van Garderen a 1'26". 7. Rui Costa a 2'09". 8. Kelderman a 2'38". 9. Spilak a 2'48". 10. Chernetski a 5'08". 17. Thomas a 12'31".

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]