Il bretone più famoso nella storia del ciclismo entra nella Hall of Fame del Giro d'Italia. E' quanto accaduto ieri a Milano, dove Bernard Hinault, leggendario campione francese, è stato introdotto (nello splendido scenario del Teatro Gerolamo a due passi dal Duomo) nella HdF della corsa rosa. Un'iniziativa promossa dal gruppo editoriale RCS Sport, che ha voluto premiare così un corridore che in carriera ha vinto il Giro in tre occasioni (nel 1980, 1982, 1985). 

Le maglie rose conquistate da Hinault rappresentano solo alcuni dei trionfi più luminosi di uno degli ultimi fuoriclasse a tutto tondo del ciclismo moderno: per lui anche cinque Tour de France, due edizioni della Vuelta a Espana, una Parigi-Roubaix, due Liegi-Bastogne-Liegi, due Giri di Lombardia, un titolo mondiale (Sallanches, 1980). Queste le parole del grande bretone, rilasciate a taccuini e microfoni della Gazzetta dello Sport: "Per me è un onore entrare nella Hall of Fame del Giro d’Italia, una delle corse che ho amato di più nella mia carriera. Questa riconoscenza è la stessa che io ho sempre avuto e avrò per il Giro, la sua passione e i suoi tifosi. Tutti i corridori stranieri che sono venuti in Italia a giocarsi questa grande corsa l’hanno sempre rispettata e dato tutto per vincerla. Il Giro è stato e sempre sarà una manifestazione internazionale di altissimo livello che tutti vogliono conquistare. La Maglia Rosa è un simbolo, una storia. Rappresenta un valore ed è bello andare a cercarla ogni giorno di gara. Per me la Maglia Rosa ha lo stesso valore intrinseco di altre maglie importanti che ho indossato in carriera: esattamente come quella iridata o quella gialla del Tour de France. Il mio successore nella Hall of Fame del Giro d’Italia? Faccio due nomi: Miguel Indurain e Beppe Saronni".

Una battuta anche sulla centesima edizione del Giro, che prenderà il via a inizio maggio dalla Sardegna: "Ho visto il percorso di questo Giro numero 100 e mi sembra molto bello. Ha tutto per essere avvincente fino alla fine: salite, cronometro e tante tappe insidiose. È veramente duro e completo. Credo che i favoriti possano essere Nairo Quintana e Vincenzo Nibali.” 

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]