Da ieri pomeriggio il Giro 100 ha un padrone ben definito: Nairo Quintana. Il corridore colombiano della Movistar ha comandato la tappa del tanto temuto Blockhaus sin dalle battute iniziali, facendo capire subito che la fuga non avrebbe avuto speranze e infatti i fuggitivi si sono dovuti arrendere al ritorno del gruppo a 22 chilometri dal traguardo, mai così presto nel resto delle tappe corse fino ad ora. 

La squadra spagnola ha messo tutti in riga sin dalle prime avvisaglie di strada in salita, scremando velocemente il gruppo come raramente si era visto nelle ultime edizioni delle grandi corse a tappe. La tattica di ieri della Movistar ha ricordato per certi versi quella del "trenino" sdoganata dalla Sky con Wiggins e ora arma letale di Froome. A differenza della locomotiva con targa inglese, però, gli spagnoli hanno terminato il loro lavoro a sette chilometri dall'arrivo, lasciando carta bianca al proprio capitano, in ottima giornata. Da lì in poi Quintana ha mostrato a tutti la sua forza in salita, dimostrando a chi vociferava di un Nairo sottotono a causa della preparazione incentrata verso la doppietta Giro-Tour di essersi sbagliato di grosso. 

Si sposta Amador, parte Quintana e quando il colombiano si volta trova con sé solo Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot. Il francese prova a prendere tutti in contropiede, ma non puoi fregare il nativo di Combita con la sua stessa mossa. Il colombiano studia per qualche metro i rivali prima di piazzare il secondo ed il terzo scatto di giornata, Nibali e Pinot cedono qualche metro, ma l'italiano riesce a rintuzzare il cambio di ritmo prima di capitolare sotto il quarto e definitivo allungo di Nairo. Il condor colombiano si avvia così in solitaria verso l'arrivo del Blockhaus, ricordando per modo di correre chi lo ha fatto innamorare di questo sport e delle salite, Marco Pantani,  e verso la maglia rosa che ora dovrà difendere fino a Milano. 

Il primo banco di prova per il padrone del Giro d'Italia numero 100 sarà la cronometro di martedì a Montefalco dove, verosimilmente, perderà il simbolo del primato in favore di Tom Dumoulin o Thibaut Pinot, i veri antagonisti di Quintana nella giornata di ieri. Da lì in poi Nairo ritroverà i suoi compagni al suo fianco che assieme alle strade in salita lo aiuteranno a riprendersi ciò che già gli appartiene: la corsa e l'ambitissima maglia rosa. 

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Andrea Mauri
Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi sport, seguo assiduamente Calcio, Ciclismo e Motomondiale.