Tom Dumoulin valica la prima insidia senza particolari difficoltà. Tappa accesa quella di ieri, una Sunweb sballottata a più riprese, ma mai a terra. Le sterzate di Nibali e Pinot, un nulla di fatto al termine. Oggi, la maglia rosa può trarre un profondo respiro, giornata interlocutoria, in attesa delle decisive scalate. Il Giro propone un'uscita dall'alto chilometraggio, ma non certo impegnativa. Partenza da Forlì, 229 chilometri dopo arrivo a Reggio Emilia. 

Nelle battute iniziali, la strada sale in modo impercettibile, pendenze che si fanno più probanti verso Colla di Cassaglia, primo Gpm odierno. Ascesa di seconda categoria, trampolino per l'eventuale fuga. Dopo la discesa, rifornimento e transito a Barberino del Mugello, preambolo alla seconda ed ultima difficoltà altimetrica. Valico Appenninico, terza categoria, un rimbalzo che non può creare problemi al gruppo. 

Scollinamento e picchiata verso Sasso Marconi, 80 e più chilometri per ricucire sugli attaccanti e organizzare lo sprint. Epilogo in volata, occasione ghiotta per le ruote veloci, al palo da diversi giorni. Tre nomi spiccano sulla carta. Gaviria, Ewan e Greipel, tutti già al successo nell'edizione corrente. Mareckzo e Bennett le seconde linee, Modolo e Sbaragli le speranze. Dopo il ritiro di Nizzolo, l'Italia vede il suo contingente assottigliarsi. Importante valutare le energie residue, la fatica, a metà Giro, può presentare il conto.

Il percorso 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo