Nello splendido scenario marsigliese, con il Vélodrome a fare da cornice ad alba e tramonto dell'ultima cronometro, si disputa l'appendice agonistica del Tour de France 2017. A spuntarla, prima della passerella finale degli Champs Elisée, uno splendido Maciej Bodnar, polacco della Bora-Hansgrohe che a sorpresa batte i favoriti di giornata Kwiatkowski, Martin e soprattutto Froome, il quale si concentra sulla sfida ravvicinata per la conquista della maglia gialla, centrando la vittoria di tappa nello stadio di Marsiglia. Il britannico controlla a distanza i diretti rivali per la conquista del trofeo finale, mettendo il sigillo al successo nella salita di un chilometro verso Notre-Dame de la Garde, 1200 metri che hanno tagliato le gambe a gran parte dei corridori scesi in strada.


L'arrivée de Bodnar / Bodnar's finish - Étape... di tourdefrance

Nelle prime ore della tappa il primo a mettersi in mostra è Phinney, statunitense della Cannondale, che ferma il cronometro in 29'21". Alla spicciolata prendono il via anche i favoriti per la tappa, ma di volta in volta, prima Kiryienka, poi Martin - terzo a una dozzina di secondi - Kung e Roglic deludono le aspettative, lasciati al palo dalla stratosferica prestazione sull'unica asperità di giornata da parte di Maciej Bodnar.

Il polacco, come un fulmine a ciel sereno, sfreccia tra le strade di Marsiglia stampando un clamoroso 28'15", tempo utile per mettere in riga anche uno specialista del settore come Michal Kwiatkowski. La sfida nella sfida tra i due polacchi è l'antipasto della corsa alla maglia gialla e vede soccombere il corridore del Team Sky per un solo secondo: al primo intermedio, prima della salita, quest'ultimo guadagna sei secondi sul rivale, centrando il miglior tempo di giornata al rilevamento, ma perde cinque secondi nella salita da Bodnar ed altri due negli ultimi sette chilometri conclusivi, cedendo il passo di pochi decimi.

L'arrivo di Kwiatkowski, alle spalle di Bodnar per un solo secondo - Foto LeTour Twitter
L'arrivo di Kwiatkowski, alle spalle di Bodnar per un solo secondo - Foto LeTour Twitter

Poco prima della sfida per le posizioni di vertice, buone prestazioni tra le altre da parte di Impey - 28'35" - Arndt - otto secondi peggio - e Chavanel, accompagnato dal boato del pubblico francese, che chiude in 28'52", tempo più che dignitoso. La corsa si accende nell'ultima ora, con Froome che parte aggressivo per mettere immediatamente le cose in chiaro su Bardet e Uran. Bella, pulita ed anche efficace la pedalata di Alberto Contador, che paga nella sua prova una quindicina di secondi nella prima parte del tracciato prima di accelerare e non di poco nel chilometro di ascesa: lo spagnolo pareggia il tempo di Kwiatkowski e Bodnar, ma cede nella parte finale, finendo dietro di venti secondi dai due polacchi. Si gioca il quinto posto Fabio Aru, pimpante ed in palla nella prima fase di percorso, decisamente meno rispetto al rivale di giornata, Mikel Landa, quando la strada inizia a salire: al sardo non riesce l'impresa di scavalcare l'iberico al quarto posto della classifica generale, perdendo anche oggi qualche secondo.

Il discorso finale riguarda soltanto le posizioni del podio, perché Chris Froome - - secondo tempo al passaggio in cima a Notre-Dame de la Garde - è un treno inarrestabile per il transalpino ed il colombiano, che si giocano il posizionamento d'onore: Romain Bardet paga 19" nei confronti di Rigoberto Uran al primo intermedio, con il sudamericano che lo scavalca sul secondo gradino del podio. Il francese, decisamente esuberante, prova a recuperare nel tratto tra salita e discesa, ma è uno sforzo vano, perché Uran, con lucidità ed efficacia, conferma la seconda piazza. Il transalpino, invece, strappa la sua azione nel finale, compromettendo anche il podio, venendo attaccato virtualmente a distanza da Landa, autore di una prova esemplare. Lo spagnolo termina la sua prova con un più che dignitoso 29'06", ma deve accontentarsi della quarta piazza per un'inezia, un solo secondo di ritardo da Bardet.

Il finale è tutto per l'arrivo di Chris Froome, che dopo aver messo in ghiaccio la vittoria finale prova a sprintare fino all'ultimo metro per giocarsi la vittoria finale - prima di questo Tour 2017: l'assalto finale del britannico, famelico, resta tuttavia fine a sé stesso, perché al traguardo paga sei secondi dal vincitore di giornata, Marcej Bodnar.

La classifica della ventesima tappa.

La classifica generale.

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