Ha calato gli assi l'Italia del nuoto e subito sono arrivati i dividendi tanto attesi. Volano Francesco Bettella (100 metri dorso S1) e Federico Morlacchi (400 metri stile libero S9), che artigliano entrambi una bella medaglia d'argento. O anche l'oro degli umani, perché davanti Boyko e Hall volano fin dalle prime vasche e non vengono più ripresi.

Devastante la prova di forza dell'ucraino Hiennadii Boyko nella prova di dorso, che tocca la piastra siglando il nuovo record del Mondo con il tempo di 2'08"11, ma di grandissimo spessore anche la prova del ragazzo padovano, seguito a Rio anche dal Professore con cui lo scorso 7 luglio ha discusso la tesi in ingegneria meccanica. Così come assoluto è stato il dominio di Brendan Hall nella gara che ha portato l'argento a Federico Morlacchi: il varesino parte diesel, vira sesto dopo 50 metri poi si mette a caccia del siluro aussie che là davanti solcava sicuro le acque fino all'approdo d'oro.

Quarto posto per la staffetta mista azzurra 4x50, con Boni, Taras, Trimi e Romano in lotta fino all'ultimo per il bronzo poi andato all'Ucraina, mentre Cecilia Camellini chiude al settimo posto la gara dei 100 metri dorso S11. Nelle altre gare, ancora una mezza delusione per Jessica Long, che nei 100 metri farfalla (qui il recap completo di tutte le gare di nuoto) si ferma al bronzo nel giorno dell'ucraina Istomina. 

Atletica show - Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato nelle gare allo stadio Olimpico. Assunta Legnante, al debutto in questa paralimpiade con la gara del lancio del disco, chiude al quarto posto. A caretterizzare la serata, però, le gare veloci dei 100 metri. Finisce amaramente la gara della beniamina di casa Terezinha Guillermina, che chiude quarta prima di venire squalificata. Vince la britannica Libby Clegg, "aperitivo" per la sfida più attesa, ovvero quella fra Jonnie Peacock e Liam Malone. "Rocket Jonnie" brucia la concorrenza, ma a stupire è proprio il neozelandese, che parte male - pagando lo scotto della bi-amputazione - ma piazza un'accelerazione bruciante negli ultimi metri per prendersi un bellissimo argento da dedicare alla mamma scomparsa proprio in quello che sarebbe stato il giorno del suo compleanno.

Sempre nella velocità, sfuma già sul nascere il progetto di settebello per Tatyana McFadden: a sabotarle i piani, la cinese Liu Wenjun, che si prende i 100 metri T54, lasciando alla fuoriclasse americana la medaglia d'argento. Non tradisce le attese invece Omara Durand: la cubana, che aveva tutte le carte in regola per poter competere anche alle Olimpiadi, ha dominato la gara dei 100 metri T13 correndo con il tempo di 11"40.

Di altissimo livello la gara maschile di salto in alto categoria T42, riservata ad atleti con disabilità alle gambe (amputati alti oppure con simili funzionalità pur in presenza di entrambi gli altri): vince l'indiano Mariyappan Thangavelu, che scavalla la misura di 1.89 metri. Per lui anche il tentativo a 1.92, andato vicinissimo a concrettizzarsi nel secondo salto. Ma malgrado il fallimento, tutto la stadio era per lui, sostenendolo a gran voce e lasciandosi andare a scroscianti applausi.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.