Il nuoto mondiale fa scalo a Dubai, sede della tappa di Coppa del Mondo in vasca corta. Due giorni di gare, protagonisti attesi. Katinka Hosszu si prende la copertina, ancora una volta. Non sorprende la sua straordinaria continuità, ma la raffica di successi lascia comunque stupefatti. Qualità e costanza senza eguali nel panorama natatorio. La magiara firma quattro vittorie, coronando la giornata con due ulteriori apparizioni sul podio. 

Nei 200 stile l'affermazione più sofferta, la Hosszu precede per una manciata di centesimi la Groves, 1'54"37 per l'ungherese. Ampio, invece, il margine su 800 stile - Hosszu, 8'27"45, davanti a Fang Yi - e 200 misti, con la lady di ferro (2'05"87) a precedere Jakabos ed Efimova. Il duello a dorso con la Zevina finisce in perfetta parità. La Hosszu si prende i 50 - 26"35 - e cede poi sulla distanza più lunga, i 200. 

A completare il quadro, i 100 farfalla. Katinka termina in seconda posizione, alle spalle dell'inarrivabile Ottesen (56"11), puntuale anche nella gara più veloce dello stile. La danese tocca prima nei 50 in 24"12. 

In campo femminile, da segnalare la splendida sfida a rana fra le tre principali protagoniste, Meilutyte permettendo. L'americana Meili - 1'03"26 - riesce a contenere Atkinson ed Efimova. 

Al maschile, due figure prepotenti sull'acqua. Il russo Morozov si aggiudica i 100 stile - 46"71, secondo è Timmers - e replica nei 100 misti - 51"05 - mentre Le Clos ribadisce la sua superiorità nella farfalla. Il sudafricano infligge distacchi pesanti ai primi inseguitori, Proud nei 50, Seto nei 200 (Le Clos 22"08 - 1'49"71). 

Guy termina solo terzo nei 400 di Hurley, l'australiano chiude poi alle spalle di Sankovich nei 100 dorso. Seto - 4'00"93 - vince i 400 misti, mentre nei 200 rana alza ancora la voce il teutonico Koch. Seto e Prenot completano il podio. 

Infine, nella staffetta 4x50 mista, successo della Russia di Morozov ed Efimova in 1'40"81.

I risultati  

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo