I 400 di Gabriele Detti, squillo romano. Il bronzo di Rio mette la mano avanti in batteria, costringe alla rincorsa Park ed Horton, confina nelle retrovie James Guy. 3'47"47, un crono che annuncia grandi cose nel pomeriggio. Attitudine da vincente, ritmo elevato già in sede di qualificazione. Al femminile, invece, quinta la De Memme, con la canadese Harvey - 4'12"15 - a bruciare le favorite Kapas ed Ashwood. 

Nei 200 D, si procede su un passo da 1'58. Federica Pellegrini si prende la corsia centrale, 1'57"89. Nell'ultima batteria, seconda è la Bonnet, terza una Mizzau convincente. 1'59"11 al mattino, segnali incoraggianti. Vicine le altre, 1'58"36 per la Heemskerk, 1'58"28 per la Coleman. 

La rana di Peaty è già di primo livello. Unico sotto il minuto nei 100, 59"97 per il fenomeno britannico. Titenis si ferma a circa tre decimi, terzo riferimento per Martinenghi. Il talento tricolore copre le due vasche in 1'00"65. Scozzoli è sesto, preceduto da un Antonelli da 1'00"90. Brilla Martina Carraro. Si impone d'autorità nella sua batteria - 1'08"58 - anticipando la O'Connor. Guida la Pedersen, 1'08"29. 

Sabbioni rinuncia ai 50 dorso, 25"23 di Milli, Bonacchi in scia. La De Waard - 28"01 - è la capofila al femminile, Baumrtova a un centesimo, poi la Davis. Unica azzurra nelle otto è la Scalia, 28"50. Nei 50 farfalla D, acuto di Ranomi Kromowidjojo. L'olandese, da sempre protagonista al Settecolli, spazza l'acqua in 25"72. Di Liddo nona assoluta, 26"78, 3 centesimi dietro la Di Pietro. Verlinden archivia i 100 farfalla U in 52"50, secondo è Le Clos, un terzetto azzurro a caccia di gloria. Codia, Geni, Rivolta, speranze concrete.  

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo