La terza mattinata di batterie, a Budapest, va in archivio con gli 800 M. La coppia azzurra - Paltrinieri/Detti - stacca l'atteso biglietto per la finale di domani. Puntano entrambi al titolo, in virtù dei riscontri di stagione e dell'attuale forma. Obiettivo ambizioso, un rivale importante, Sun Yang, già oro nei 400 e atteso oggi alla doppietta nei 200. 

Dopo il 7'55"70 di Acosta, la contesa entra nel vivo con la quarta batteria. Paltrinieri è in corsia 4, ai suoi lati i temibili Wojdak e Christiansen. Il norvegese sceglie di seguire il suo passo, senza prendere l'andatura del duo italo-polacco. Inizia così un botta e risposta tra Paltrinieri e Wojdak, con l'azzurro che dà una prima spallata ai 400, esce forte e conquista 6-7 decimi, ma Wojdak ricuce e si ripresenta al fianco di Gregorio. La soluzione alla campanella che indica due vasche al termine. Strappo deciso del campione olimpico dei 1500, Wojdak molla la presa e Greg va al tocco in 7'45"31. 7'46"39 Wojdak. 

La quarta batteria inizia con un'assenza pesante. Non parte l'australiano Horton, tavola apparecchiata per Detti e Sun. Scintille dopo i 400, nessuno vuole mostrarsi fragile. Testa a testa, dalla prima all'ultima virata, mentre gli avversari si allontanano gradualmente. Si nuota su tempi più alti rispetto alla precedente prova, nessun problema, comunque, per l'accesso in finale. Sun piazza la zampata, Detti accetta il verdetto senza perdere la calma. 7'49"28 l'asiatico, 7'49"67 Detti. Domani l'epilogo. 

Completano il quadro dei finalisti: Aubock, Wellbrock e Grothe.