La pallavolo oggi ha offerto uno spettacolo carico di intense e contrastanti emozioni. Sono state positive per chi ha vinto, negative per gli sconfitti. Al Maracanazinho di Rio de Janeiro, in Brasile, è andata in scena la prima semifinale del torneo olimpico di volley maschile, che ha visto di fronte Italia e Usa. L'ha spuntata dopo 5 set la formazione di Gianlorenzo Blengini, che domenica alle ore 18.15 ritornerà a giocare la finale per l'oro, 12 anni dopo Atene 2004. E' rimasta invece a bocca asciutta quella di John Speraw, che era sembrata in crescita dopo la sconfitta sempre contro l'Italia, maturata nella fase a gironi.

Il primo set ha visto l'Italia partire molto contratta, rimanendo vittima della tensione, derivante dall'importanza della posta in palio. Ne hanno approfittato gli Usa, che sono arrivati ad avere fino 6 punti di vantaggio. L'Italia però ha avuto il merito di mantenere la calma, senza perdere la testa quando le cose non giravano. Gli azzurri non si sono disuniti, raggiungendo gli avversari, arrivando a giocarsi la vittoria del parziale ai vantaggi. La fotografia di un'Italia inaffondabile l'ha data il salvataggio difensivo, realizzato dal tandem Massimo Colaci, Filippo Lanza. La formazione di Blengini si è aggiudicata il primo set per 30-28, grazie a 2 velenose battute al salto flottanti  di Emanuele Birarelli. L'Italia ha condotto a lungo pure il secondo set, senza però riuscire a trovare l'allungo decisivo. Gli Usa si sono rivelati duri a morire. Gli ossi più duri per l'Italia si sono rivelati: l'opposto Matt Anderson, i centrali Maxwell Holt e David Lee, gli schiacciatori Taylor Sander e Aaron Russell. Si è arrivati pure questa volta ai vantaggi. Questa volta la sorte ha sorriso agli Usa, che si sono aggiudicati il parziale per 26-28, grazie alla battuta vincente dello stesso Anderson. Il terzo set ha visto l'Italia staccare la spina, trovandosi in seria difficoltà. Gli azzurri non sono riusciti a reagire come accaduto nel primo parziale. L'attacco quando non è stato fermato dal muro avversario, si è rivelato falloso. A nulla sono serviti i cambi di Blengini. Gli Usa hanno prevalso per 9-25, portandosi avanti 1-2. L'Italia a quel punto è stata chiamata ad una reazione per tornare in partita, altrimenti addio finale per l'oro. Gli azzurri hanno inseguito a lungo pure nel quarto set, fino all 20-22. A quel punto è cominciato lo show del martello di Thor o lo Zar, Ivan Zaytsev. Il suo turno di servizio ha cambiato l'inerzia del set e della partita, spostandola di nuovo nelle mani dell'Italia, permettendole di aggiudicarsi il parziale per 25-22, impattando l'incontro sul 2-2. A quel punto il tie-break ha deciso la prima finalista del torneo di volley maschile. Si sono rivelati decisivi per l'allungo azzurro: il turno di battuta di Buti e Juantorena, gli errori di Anderson e Russell. Il punto decisivo che ha portato l'Italia in finale, è arrivato grazie ad un muro dello stesso Simone Buti, per il definitivo 15-9.

L'Italia del volley maschile domenica dopo 12 anni, tornerà a giocarsi la possibilità di conquistare l'unico trofeo che ancora manca alla sua bacheca. Questa nazionale ha una sua precisa identità di gioco, un gruppo unito, maturato partita dopo partita. Nel 1990 proprio al Maracanazinho è arrivato il primo titolo mondiale per l'Italia. E' giunta il momento di tornare a vincere. Forza azzurri andiamo a prenderci questa medaglia d'oro.

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Alessandro Brugnolo
Senza sport non so stare poichè per me rappresenta uno stile, una filosofia di vita.