Giocata tra sabato e domenica, la quinta giornata del girone di ritorno della Samsung Gear Cup di Serie A1 è stata all’insegna dell’equilibrio e dei risultati imprevisti. Ben tre partite su sei si sono giocate al quinto set e l’unico 3-0 di giornata, quello tra Busto Arsizio e Modena, è stato influenzato dalle pesanti assenze di Skowronska e Popovic tra le orobiche. Ma vediamo tutte le partite nel dettaglio.

UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO - FOPPAPEDRETTI BERGAMO 3-0 (25-22, 25-20, 25-19). Per entrambe le formazioni questo match rappresentava l’occasione per mettersi definitivamente alle spalle la crisi. A giocare contro Bergamo, oltre a delle farfalle più che mai determinate, ci si sono messe anche le assenze: come già detto, oltre a Skowronska ormai già operata ai legamenti del ginocchio, anche Popovic non è potuta scendere in campo. Scelte ridotte - e di molto - quelle di Leo Lo Bianco, la cui classe ha comunque concesso a Bergamo di galleggiare e di evitare figuracce. Se le migliori per la Foppapedretti sono state Partenio e Gennari, con un modesto bottino di 11 e 12 punti rispettivamente, a fare la voce grossa per Busto sono state Diouf (20) e Martinez (21). Da sottolineare anche la prestazione a muro delle padrone di casa che hanno doppiato Bergamo,12 a 6 alla fine del duello.

IMOCO CONEGLIANO - POMÌ CASALMAGGIORE 3-1 (26-24, 17-25, 25-19, 25-21). Prima contro seconda non è mai una partita banale e lo spettacolo è partito fin dal primo set. A prevalere è forse il fattore campo con il PalaVerde che, quando infuocato, sa davvero fare la differenza. Clicca qui per leggere il nostro articolo.

CLUB ITALIA CRAI - SÜDTIROL BOLZANO 1-3 (25-27, 25-21, 13-25, 15-25). Buona la prestazione di Bolzano contro delle azzurrine capaci di lottare ad armi pari solo per due set. Negli ultimi due parziali dell’incontro si spegne completamente la luce in casa Club Italia e Bolzano ne approfitta chiudendo con punteggi che non lasciano possibilità di replica. La chiave di lettura dell’incontro è sempre la stessa: il Südtirol gioca di coralità, mentre Orro può affidarsi con continuità alla sola Egonu. Paola ne mette a terra ventidue, ma è l’unica delle sue a terminare il match in doppia cifra; esclusa Zambelli, invece, tutte le bolzanine chiudono sopra i 15 punti, con l’exploit di Valeria Papa che riesce a mettere a segno ben 24 colpi vincenti. Brava Pincerato.

METALLEGHE MONTICHIARI - LIU JO NORDMECCANICA MODENA 2-3 (23-25, 26-28, 25-23, 25-21, 12-15). Montichiari si aggrappa alle esili speranze di salvezza e, sotto due set a zero, riesce a rimontare Modena per poi soccombere alla superiorità dell’organico emiliano nel quinto parziale. L’equilibrio dell’incontro nasce da una Liu Jo ancora incapace di imporre il suo gioco nel campionato italiano e da una Metalleghe che, all’egregia prova della solita Malagurski, affianca almeno due terminali offensivi validi: Gioli (14 punti) e Nikolic (22). Modena, apparsa ancora una volta sottotono, è comunque abile a vincere l’incontro nonostante la rimonta e il merito è da ricercare soprattutto in Ozsoy e Brakocevic, attaccanti di palla alta dal talento mondiale.

SAUGELLA TEAM MONZA - SAVINO DEL BENE SCANDICCI 2-3 (21-25, 25-20, 23-25, 25-18, 12-15). Monza sorprende e fa sudare Scandicci. Se per le lombarde è una partita sopra le aspettative, è in realtà dalle ragazze di Beltrami che ci si aspettava di più. Ancora non costante Havlickova (sostituita del terzo e quarto set da Zago), Rondon è costretta ad affidarsi soprattutto a Cruz, l'unica ad andare a segno con continuità. Tra le fila del Saugella, invece, è buona sia la prova di Tomsia (19 punti) sia quella di Eckerman (20). Nel quinto set a fare la differenza è però l’attacco della Savino Del Bene che gira sul 50% contro un modesto 30% di Monza.

IL BISONTE FIRENZE - IGOR GORGONZOLA NOVARA 3-2 (19-25, 25-20, 15-25, 25-19, 19-17). Dopo una striscia positiva di ben undici vittorie, è Firenze a far riprovare la sconfitta a Novara. L’incontro è risultato essere a senso unico, ma alternato in ogni parziale, con solo il quinto set giocato sull’equilibrio. Il Bisonte è abile ad annullare ben 3 palle match alle piemontesi e a chiudere la gara alla prima occasione utile. Novara è riuscita ad aggrapparsi quasi esclusivamente su Barun (31 punti) mentre tutti gli altri terminali offensivi si sono fatti trovare pronti a corrente alterna tranne Chirichella che, da centrale, va a segno ben 17 volte. Per Firenze, invece, funzionano bene Enright e Bayramova, ma soprattutto Calloni (19 punti) e l’opposta Sorokaite (23).