Una coppia di vittorie, quelle contro Giappone e Francia, rassicuranti per l'ItalVolley maschile, che fanno il paio al successo contro il Brasile, piegato solo al tie break dai ragazzi di coach Blengini, che rimangono in corsa per un posto sul podio. Due partite dure, con avversari di altissimo livello, capaci di mettere in difficoltà in più frangenti la retroguardia italiana e, conseguentemente, rendere queste vittorie ancor più apprezzabili e rassicuranti, dopo la non esaltante esperienza europea del mese scorso.

Una prima partita giocata contro i padroni di casa del Giappone, non priva di sofferenza, già da un primo set iniziato decisamente sotto tono dagli azzurri, costretti a rimontare da un meno sei, che faceva presagire un Italia a rincorrere per tutta la contesa. Rimonta propiziata e chiusa dal duo Piano-Vettori, capaci di risollevare le sorti azzurre e ad assicurare una prima frazione, conclusa 25-23 per l’Italia, ma che ha mostrato un Giappone intenzionato a far sudare enormemente la vittoria all’Italvolley. Grazie al sostegno del pubblico di Osaka, i padroni di casa si riportano in parità dopo la seconda frazione di gioco, caratterizzata da una difesa ai limiti della perfezione per la nazionale del sol levante. Dimostrazione di forza nel terzo set degli azzurri, con una prova decisamente più autorevole rispetto a ciò che si è visto nei primi due set, grazie ad uno strepitoso Luca Vettori, autore alla fine di 22 punti. Il servizio italiano da risposte e Piano è eccezionale a Muro, Antonov e Lanza presenti e capaci di chiudere, con il resto della squadra, il terzo set sul 25-20. Quarto set giocato in maniera solida e sotto controllo, con la piccola fuga a metà frazione che si rivela decisiva, grazie al gran apporto di Filippo Lanza e Oleg Antonov che chiude i giochi sul 25-22 dopo aver conquistato quattro match point, di cui solo due annullati dai giapponesi. Risultato finale 3-1 per gli azzurri che conquistano la seconda vittoria del torneo, Luca Vettori mvp della partita, con menzione d’onore ad un ottimo Matteo Piano, per il Giappone sugli scudi Yanagida (20 punti).

Seconda partita con il medesimo risultato, quella vinta contro la nazionale Francese nella nottata passata, che garantisce di raggiungere il Brasile capace di imporsi contro gli Stati Uniti nella partita di apertura al tie break. Una partita iniziata in maniera analoga a quella contro il Giappone, che vede una Francia in controllo delle operazioni con un Party in giornata, che vince abbastanza nettamente un primo set, che ultimamente rappresenta sempre un momento di difficoltà per la squadra di Blengini. Un’ Italia non spettacolare, particolarmente fallibile, ma che non si scompone più di tanto e no n permette ai francesi di scappare nel secondo set e riacciuffa la partita grazie al solito Luca Vettori e ad Oleg Antonov. Secondo set che si chiude 25-20 che lancia gli azzurri ad una terza frazione con un atteggiamento totalmente diverso. Maggiore solidità a muro e efficacia in attacco permettono agli azzurri di allungare varie volte, con la Francia che, Tuttavia, riesce sempre a ricucire gli svantaggi fino agli ultimi attimi del set, in cui Vettori è pazzesco e Giannelli chiude a muro per il 25-22. Inizio di quarto set esaltante di Lanza e compagni che allungano, ma poi vedono rientrare i transalpini sul 13 pari. Due ace consecutivi di Mazzone propiziano lo strappo decisivo dell’Italia che con il 25-21 finale si aggiudica set e partita.

Momento della verità previsto in notturna, contro gli Stati Uniti, partita che potrebbe regalare, in caso di vittoria, la prima posizione nella manifestazione, ma che comunque potrebbe vedere la squadra di Blengini aggiudicarsi un posto sul podio, anche in caso di sconfitta di misura.

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Cristiano Fumagalli
Laureato in lingue straniere, appassionato di sport in tutte le sue espressioni. Cestista di estrazione e grande amante della pallacanestro americana ed europea. Nutro anche una grande passione per il calcio e adoro studiare la sua storia e la letteratura che lo riguarda. Adoro intrattenere conversazioni a tema soprattutto sportivo, sono senza mezzi termini malato di sport, ma credo non esista malattia migliore.