Prendendo a prestito le parole di una canzone di Fiorella Mannoia possiamo dire "Che sia benedetta!". Non stiamo parlando della vita ma della Grand Champions Cup di volley maschile. Aver conquistato la medaglia d'argento, ha permesso all'Italia di Gianlorenzo Blengini di salvare un'estate che altrimenti dopo i flop in World League e agli Europei sarebbe stata fallimentare. I problemi però vanno affrontati e risolti.

Gestione della comunicazione

Il caso delle scarpe di Ivan Zaytsev non ha fatto una pubblicità positiva all'intero movimento pallavolistico. Per fortuna non siamo arrivati ai livelli di quello di Greta Cicolari, che ancora sta facendo male al beach azzurro in quanto una seria professionista come la bergamasca non può non giocare in nazionale. Speriamo che non si verifichino più situazioni di questo tipo.

Approccio alle partite

Qual è stata la vera Italia? Quella che abbiamo visto in World League oppure quella degli Europei contro Germania e Belgio o ancora quella in Grand Champions Cup vs Brasile, Francia, Giappone e Usa? Giocatori che hanno vinto l'argento olimpico 1 anno fa non potevano passare da fenomeni a cosiddetti brocchi. Una certa esperienza internazionale ce l'hanno. La verità come sempre sta nel mezzo. Bisogna però lavorare a livello psicologico sul modo di affrontare le partite importanti. La differenza nel fare o meno il definitivo salto di qualità passa da qui.

Under 23

In Italia manca il cosiddetto ricambio generazionale. Viceversa la Russia ha iniziato a schierare molti giovani in World League e pure agli Europei. Il Club Italia maschile al contrario di quello femminile non è riuscito a produrre grandi talenti. L'idea iniziata da Mauro Berruto di lavorare su quest'ultimi pare sia stata accantonata. Ai giovani italiani meritevoli vanno date delle maglie da titolari nelle squadre di club. Altrimenti a che cosa servono i Mondiali Under 23?

Archiviata l'estate azzurra maschile, ora sottorete toccherà a quella in rosa provare a chiudere in bellezza la propria, dopo l'argento nel World Grand Prix, con un bel risultato agli Europei. Davide Mazzanti sta lavorando molto bene. Il prossimo step sarà valorizzare le campionesse del mondo juniores, cresciute da un bravo allenatore e insegnante di pallavolo come pochi, che risponde al nome di Marco Mencarelli.

 

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Alessandro Brugnolo
Senza sport non so stare poichè per me rappresenta uno stile, una filosofia di vita.