La Norvegia, quantomeno al femminile, continua a monopolizzare il mondiale per quel che concerne lo sci di fondo. Il quartetto, guidato da Bjoergen, domina la 4x5km con disarmante superiorità. Da applausi la performance di Astrid Jacobsen. In terza frazione, la prima in tecnica libera, frantuma la resistenza finlandese e consegna il testimone a Bjoergen in una situazione di assoluta tranquillità, tanto che la donna dei record deve solo "trascinarsi" all'arrivo, mantenendo il vantaggio. C'è tempo anche per la passerella, bandiera alla mano. L'argento è della Svezia, Nilsson resiste a Parmakoski e controlla la volata. Quarte le americane, nona un'Italia in crescita nel corso della prova. 

La prima frazione in classico sgrana il gruppo. Kowalczyk si mette in testa e mette alle prova le rivali. Consueta andatura, potente, sgraziata. Si forma un plotoncino con quattro unità, la polacca, appunto, e a ruota Falla, Haag e Saarinen, con Randall un passo indietro. Ai 4km, la sterzata di Falla. Oro nella sprint qui a Lahti, Falla esce e cambia marcia, con la Svezia in leggero affanno. Kalla ricuce poco dopo il cambio, ma paga lo sforzo. Quando è Niskanen a guidare le operazioni sale l'andatura, Kalla fa l'elastico prima di perdere definitivamente terreno. Regge, invece, Weng. 

A metà gara, 12.7 secondi il divario tra la Svezia e le prime due. Jacobsen controlla per qualche metro, poi sceglie l'offensiva. Mononen diventa marmorea, sbanda, mentre Jacobsen è elegante, perfetta nella sua azione. Il gap si amplia, con la giovanissima Andersson che torna a "vedere" la Finlandia. Quasi un minuto il margine della Norvegia quando sale al proscenio Bjoergen. La Svezia è seconda, la Finlandia terza. Lotta a due per l'argento, perché Diggins non ha le energie per annullare il ritardo. Parmakoski e Nilsson hanno differenti caratteristiche, tocca alla prima attaccare. Nilsson però ha ottimi materiali e buona forma. Risponde, anche sull'ultima ascesa, poi passa all'interno e strappa l'argento. Finlandia al bronzo, quarte le americane, quinta la Russia, penalizzata da una pessima prima frazione. L'Italia termina in nona piazza, male Scardoni, benissimo Brocard. 

Ordine d'arrivo 

1) Norvegia 

2) Svezia +1:01.6

3) Finlandia +1:02.1 

4) USA +1:33.8

5) Russia +2:28.6

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo