Finisce con enorme rammarico l’europeo di basket femminile per Cecilia Zandalasini e tutte le azzurre guidato da coach Capobianco. La compagine azzurra non è riuscita infatti a centrare la qualificazione per il mondiale in Spagna del 2018 perdendo lo spareggio contro la Lettonia per 68-67. Una partita stranissima e, per certi versi, buttata un po’ al vento dopo un primo tempo giocato su livelli altissimi ed un secondo, invece, decisamente più complicato, grazie anche alla super difesa orchestrata da coach Nerips che, con la sua zona, ha messo in crisi l’attacco azzurro. Oltre agli evidenti meriti delle avversarie, c’è anche però tanta rabbia per erroraccio da parte degli arbitri nel finale che, con 9 secondi dallo scadere, hanno fischiato un fallo tecnico a Cecilia Zandalasini: i due tiri liberi segnati dalle avversarie hanno di fatto chiuso i conti.

Andando per ordine, come detto l’Italia parte bene. Nel primo quarto, dopo aver subito un mini parziale iniziale di 5 punti a 0, le azzurre si sciolgono con i liberi di Dotto e i due punti di Cinili. La Lettonia comincia però tirando bene da oltre l’arco, trovando più di un canestro da oltre l’arco con Vitola e Basko. Con poco più di metà quarto da giocare, sul punteggio di 8-4, entra in partita la nostra Zandalasini, che inizia a segnare con continuità. I suoi 4 punti in fila regalano il primo vantaggio del match alle azzurre che, più che in attacco, alzano il livello difensivo, togliendo spazio a Basko e Vitola, sicuramente le più calde del primo quarto. L’Italia prova allora ad allungare, anche grazie alle buone giocate di Giorgia Sottana, più incisiva nella seconda metà di quarto. La Lettonia reagisce però da grande squadra con i canestri della Putnina, con il primo parziale che si chiude così sul 18 pari.

Al rientro in campo, l’Italia cambia definitivamente marcia, piazzando un parziale fantastico di 11 punti a 0. L’attacco della squadra di Capobianco gioca in maniera perfetta offensivamente, muovendo bene la palla e non andando sempre a cercare la Zandalasini che, anzi, non viene quasi mai chiamata in causa. Sono infatti Sottana, Penna e Ress a portare il tabellone sul 18–29, quando cioè le lettoni trovano il primo canestro del quarto con i liberi di Steinberga dopo quattro minuti di gioco. L’Italia è brava però a gestire bene la situazione di punteggio, giocando senondo i propri ritmi e chiudendo tutti gli spazi in difesa. La tripla del +10 della Zanda, con 4.13 sul cronometro, è in questo senso specchio della fiducia delle ragazze: in transizione, senza paura e con tutta la panchina ad esultare. Coach Nerips è così costretto al time out che, alla fine del primo tempo, si rivela fondamentale: al rientro in campo, Basko e Laksa segnano due triple in fila che accorciano il distacco, sebbene poi arrivi quella di capitan Masciandri. La Lettonia torna però definitivamente in partita grazie alla Steinberga, glaciale dalla lunetta, che porta lo svantaggio ad appena 5 punti, andando quindi al riposo sul 37–42. Un po’ di rimpianti per le azzurre, che dopo un primo tempo così ben giocate avrebbero potuto e dovuto avere un vantaggio più sostanzioso.

Le lettoni, che al contrario sono riuscite a finire meglio di quanto pensassero il primo tempo, tornano in campo con tutto un altro atteggiamento, merito soprattutto di una fantastica difesa a zona, una 2-3 che uccide praticamente tutte le offensive azzurre. Con un attacco che non riesce a segnare, l’Italia è costretta ad aggrapparsi alla difesa che, purtroppo, viene spesso punita dalla Lettonia. Le solite Laksa, Basko e Vitola martellano il canestro azzurro senza pietà, tanto da trovare, dopo neanche metà quarto, il primo vantaggio dal primo quarto a questa parte: la tripla di Laksa, con 6.55 da giocare, porta il tabellone sul 45–44. L’inerzia della partita è ora totalmente a favore delle lettoni, con le azzurre che, come spesso è accaduto in questo Eurobasket, si demoralizzano, perdendo la lucidità necessaria in questi casi. Per fortuna delle azzurre, la Lettonia non trova più il fondo della retina con la stessa continuità della prima metà del quarto, mentre la squadra di Capobianco trova due canestri della Zandalasini e della Masciandri che scuotono tutto l’ambiente azzurro. Ciò nonostante, al suono della penultima sirena il punteggio recita 53 pari dopo uno splendido terzo periodo giocato dalle lettoni.

Con gli ultimi dieci minuti da giocare ed il punteggio ancora in bilico, la Lettonia non molla la difesa a zona, rendendo impossibile la vita alle italiane. La Zandalasini, ma anche la Sottana, Masciandri e tutte le altre fanno fatica anche a causa della stanchezza: soprattutto la nostra numero 9, stella e chiaro punto di riferimento, non riesce più a giocare con scioltezza, non trovando più il canestro. Dall’altro lato, per fortuna, anche le lettoni fanno fatica a trovare il canestro con continuità, complice anche per loro la stanchezza accomulata durante il torneo. Con metà quarto da giocare, la Lettonia si trova però avanti 60–55 grazie ai canestri delle caldissime Vitola e Putnina. Le azzurre si affidano allora alla solita Zandalasini, che mette a segno un parziale di 4 punti a 0 per il 60–59. Le due squadre sono visibilmente esauste, la Lettonia trova un paio di canestri con la Putnina mentre l’Italia rimane aggrappata grazie ad una rediviva Sottana. Con 1 e 22 da giocare, le azzurre riescono persino a trovare un nuovo vantaggio grazie ai due tiri liberi della Zandalisini. La giocatrice di Schio è l’unica tra le italiane capace di segnare in questo momento, ed è proprio lei a trovare il canestro del 66–65, con 22 secondi sul cronometro, in risposta a quello della Putnina. Con il possesso in favore delle lettoni, ed un fallo però da spendere per l’Italia, Capobianco decide di lasciar giocare fino ad una decina di seconda dalla fine del match, quando è proprio Zandalasini a commettere fallo sulla Steinberga. Un fallo normale, onesto, ma che l’arbitro giudica incredibilmente antisportivo, regalando quindi due liberi ed il possesso successivo alla Lettonia.

La numero 12 di Nerips non sbaglia i due liberi, regalando così vittoria e mondiali alla sua squadra. Finisce quindi 67-68 per le lettoni, che portano a casa una partita vinta, oltre che con evidenti meriti, grazie ad un abnorme errore dell’arbitro, resosi protagonista in negativo di una partita fin lì bellissima. Le azzurre vanno a casa con grande amarezza per un torneo ben giocato e che avrebbe meritato sicuramente un epilogo differente ma, allo stesso tempo, con la certezza che questa squadra ha un futuro radioso dinnanzi a sé.

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Alberto Prestileo
Folle amante de "el Flaco", vivo però per la palla a spicchi e per Sua Maestà, Roger Federer