Vince e convince il Cska Mosca di coach Dimitris Itoudis che tra le mura amiche supera il Saski Baskonia di Andrea Bargnani. La squadra spagnola è viva nel primo quarto, quando viene trascinata dalle giocate di Shane Larkin, autore di 15 punti nei primi 7 minuti di gioco. Gli iberici si spengono però progressivamente, lasciando il palcoscenico a Milos Teodosic, che si regala un sorriso al termine di una superlativa prestazione da 34 punti - record in carriera - e 10 assist. I russi operano il sorpasso nella seconda metà del secondo periodo prima di scappare definitivamente a cavallo delle ultime due frazioni di gioco sfruttando le scorribande del play serbo. Cska che legittima e conferma il primato in classifica, mentre il Baskonia in attesa delle altre gare di serata resta fermo al quarto posto.   

Itoudis deve rinunciare ancora a De Colo e sceglie Teodosic dal primo minuto assieme a Jackson in cabina di regia. Kurbanov, Vorontsevich ed Hines a completare il quintetto. Risponde Alonso con Larkin play, Hanga e Budinger sul perimetro, Voigtmann e Bargnani sotto canestro.    

I primi centocinquanta secondi sono una chiarissima dichiarazione di intenti del Baskonia alla partita: Larkin azzanna il match e firma otto dei primi dieci punti degli ospiti, mentre Teodosic rompe il ghiaccio dalla parte opposta (2-10). Il timeout di Itoudis è provvidenziale ed il play serbo al ritorno in campo propizia il rientro russo con un arresto e tiro e l'assist per Vorontsevich. Tuttavia, fatta eccezione per l'ideatore di gioco, il Cska fatica in difesa e soffre la sfrenata intensità dei baschi: Voigtmann, Budinger ed Hanga acuiscono le difficoltà fino al più dodici (6-18). I padroni di casa si arrampicano come possono alle iniziative di Teodosic, ma Larkin con la terza tripla personale scava il solco (11-23). Higgins e Fridzon dimezzano il gap a cavallo dei primi due periodi, con il Baskonia che fisiologicamente tira un minimo il fiato. La crescente intensità difensiva ed un minimo di aggressività in penetrazione consente ai russi di tornare a contatto nel punteggio, mentre Bargnani e compagni soffrono dalla parte opposta l'assenza di Larkin e pagano qualche forzatura di troppo (26-30). Khryapa infila la tripla del meno uno, mentre Shenghelia e Beaubois provano a ridare fiducia agli ospiti. L'operazione sorpasso è soltanto rimandata di qualche secondo, con Teodosic che con cinque punti di fila firma il 38-36, primo vantaggio di serata. Bargnani si sveglia nel finale, ma è sulle spalle di Shenghelia che il Baskonia riesce a reggersi fino alla tripla di Kulagin che spariglia le carte all'intervallo lungo (49-46).  

L'avvio di ripresa è sempre all'insegna di Teodosic e del pick and roll che la difesa del Baskonia stenta a leggere nel modo giusto. Dalla parte opposta, però, Beaubois e Voigtmann tengono a bada l'allungo russo, che si concretizza a sette dal termine del terzo quarto con il il break di 7-0 firmato in toto dall'indemoniato playmaker serbo (66-53). Blazic ed il redivivo Larkin contengono il passivo, anche se il Cska è un fiume in piena in entrambe le metà campo. Fridzon e Higgins provano a sigillare il vantaggio, ma i russi non riescono a chiudere definitivamente la gara. Bargnani prova ad accorciare, ma è ancora Kulagin sul fil di sirena a confermare il vantaggio di 14 all'ultima sirena. In avvio di quarto periodo arriva il colpo del ko per i padroni di casa: Teodosic inventa per Fridzon prima di firmare la tripla del trentello e del massimo vantaggio (88-69). Con il Cska che dilaga, il Baskonia dalla parte opposta molla definitivamente dando il là all'inizio del garbage time. Teodosic lavora per siglare il decimo assist che diventa realtà con il canestro di Vorontsevich per il 93-72. Jackson incrementa il proprio fatturato fino alla tanto attesa doccia che arriva dopo la sirena finale che sancisce il 112-84 finale.  

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