Non basta al Barcellona di Georgios Bartzokas il ritorno in campo di Juan Carlos Navarro e l’ottima prestazione di Claver per ottenere un successo insperato nella difficile trasferta di Mosca. Passano Teodosic e compagni che, respingendo il timido ritorno degli ospiti, confermano ancora una volta di essere la corazzata da battere e infilano l’undicesima vittoria su dodici gare disputate. Gli spagnoli, privi del lungodegente Ribas, perdono la quarta partita consecutiva lontano dalle mura amiche e con quattro sconfitte negli ultimi cinque match disputati si allontanano dalla zona playoff. Ottime per il CSKA le prestazioni di Teodosic e Higgins, autori di sedici e ventitre punti. Da segnalare per il playmaker serbo anche gli undici assist messi a referto.

Itoudis, ancora privo di De Colo e Jackson, si affida a Kulagin in regia con Freeland e Kurbanov al centro. Completano il quintetto titolare Higgins e Vorontsevich. Coach Bartzokas risponde schierando Rice playmaker con Doellman e Oleson esterni. Sotto canestro giocano Tomic e Claver.

Avvio tutto per i padroni di casa, Freeland domina sotto canestro e i russi, campioni in carica, partono col piede sull’acceleratore, sette punti in fila stordiscono subito gli avversari. Il Barcellona sembra non funzionare in attacco, a metà primo quarto già tre le palle perse dai catalani e la miseria di quattro punti. Dentro Milos Teodosic, il CSKA alza il ritmo, altro parziale di 6-0 e divario che si allarga.

Rice prova a scuotere i suoi con un canestro da tre ma la risposta arriva immediata dalla coppia Teodosic-Higgins, il serbo tira fuori dal cilindro assist incredibili e il compagno ringrazia e mette a referto. Koponen e Vezenkov mettono finalmente i primi canestri della gara ma allo scadere Kulagin infila ancora una tripla che porta i russi sul 24-11.

Dopo un’assenza di dieci partite in Eurolega fa il suo rientro in campo Navarro, ma l’inizio di secondo periodo dice ancora CSKA. Fallo antisportivo un po’ generoso fischiato a Perperoglu e 5-0 per i padroni di casa con i catalani che soffrono ancora molto, in nemmeno due minuti hanno già speso il bonus. Il ritmo si abbassa ma a giovarne sono solo gli spagnoli, due triple consecutive firmate Perperoglu-Navarro riaccendono gli ospiti.

Teodosic non ci sta e risponde da tre ma il Barcellona sembra aver trovato brillantezza in attacco, un altro parziale di 0-6 riduce lo scarto tra le squadre. Due falli tecnici consecutivi fischiati agli spagnoli rischiano di minare gli animi, Bartzokas chiama timeout per non perdere l’inerzia. In uscita dalle panchine è monologo blaugrana, negli ultimi due minuti CSKA spreca molto, gli ospiti ne approfittano e con nove punti si riportano in partita (44-42).

Ad inizio ripresa i russi ripropongono Kulagin in regia ma i risultati non sono confortanti, poche idee in attacco, in tre minuti il CSKA incredibilmente non ha ancora mosso il punteggio. Koponen prende per mano i compagni, con un break di cinque punti i catalani passano per la prima volta in vantaggio.

Itoudis non può fare a meno del suo cervello in campo e reinserendo Teodosic il volto dei padroni di casa cambia immediatamente. Il serbo guida i compagni, Kurbanov e Higgins si esaltano e provano l’allungo. Tomic è l’ultimo a mollare, mette quattro punti in fila ma da qui alla sirena è monologo CSKA con le triple di Teodosic e Kurbanov (71-65).

Padroni di casa che cercano il break decisivo a inizio ultimo quarto. Teodosic è immarcabile e Higgins taglia la difesa ospite come il burro, il Barcellona sembra non avere più energie e idee per reagire. In cinque minuti i catalani segnano un solo canestro con Claver e il CSKA dà il via all’allungo decisivo.

Koponen con un bel canestro da tre prova a dare l’ultimo segnale ai compagni ma Kulagin e Fridzon spengono le speranze degli spagnoli con sei punti consecutivi. Il finale è una passerella per i campioni, le triple di Augustine e Fridzon a cui si oppone Rice con quattro punti, sanciscono il 92-76 finale.

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About the author
Alessandro Sparacino
Scrittore esordiente e ingegnere biomedico specializzando. Affascinato da tutto ciò che sia disciplina sportiva, da sempre sostenitore di Milan e Olimpia Milano.