RIMINI - Jasmin Repesa festeggia il suo quarto trofeo alla guida dell'Olimpia Milano, il numero venti in carriera. L'EA7 si è aggiudicata la Coppa Italia 2017, battendo in finale Sassari per 84-74. Il coach dei meneghini ha parlato in conferenza stampa, esprimendo soddisfazione e sottlineando a più riprese quanto conti per i suoi questa vittoria.

Sull'importanza della vittoria: "Un trofeo importante per come l'abbiamo vinto: tre partite soffrendo, tiratissime contro Brindisi e Reggio Emilia. Abbiamo vinto con pieno merito, soffrendo. Sapendo che quest'anno abbiamo rimediato sconfitte soprattutto di carattere mentale, questa vittoria è molto importante. Siamo arrivati qui come un bersaglio per tutti, tutti ci volevano battere, questo è normale ed è un segnale di rispetto verso di noi. Abbiamo avuto problemi per più di due mesi, spero che questi non si ripetano, ma stiamo giocando già da un mese molto meglio rispetto a due mesi fa. Con tutti i problemi che abbiamo avuto, siamo consapevoli che tutti vogliono batterci. Reggio si è rinforzata per vincere, la Dinamo negli ultimi due mesi sta giocando veramente bene. Siamo arrivati qui diretti, nessuno si voleva nascondere. Il campo è l'unico giudice e ci siamo confermati lì".

Sull'analisi della partita: "Oggi siamo partiti troppo tesi e troppo nervosi, siamo rimasti per cinque minuti a secco. Sassari segnava anche dallo spogliatoio. Era importante rimanere calmi e avere fiducia, l'unica cosa che dovevo fare era mantenere la calma e non fare troppe rotazioni. Nel secondo quarto abbiamo aumentato l'aggressività e cambiare la partita, arrivare a -2 a fine primo tempo è stato un ottimo risultato, usando Macvan da cinque e Pascolo, un giocatore incredibile per capacità di seguire gioco, siamo riusciti ad andare a +11. Non è la prima volta che andiamo piccoli, l'importante è che insieme a loro due ci siano due difensori. La nostra forza dovrebbe essere difesa e contropiede, era difficile sviluppare contropiede quando segnavano triple da dieci metri. Nel primo timeout l'ho detto, avevamo sbagliato troppi errori".

Sulle difficoltà e sul gioco nella quattro-giorni Riminese: "Una tegola è stata l'infortunio di Simon, che è sicuramente il più creativo e per il nostro attacco è un giocatore importantissimo, facevamo fatica senza due point guard. Non abbiamo fatto un gioco straordinario, ma siamo stati disciplinati e molto più forti. Faccio i complimenti a tutti, abbiamo vinto un trofeo in un momento e in un anno importante".

Sulla finale giocata da Hickman, autore di 25 nell'atto decisivo per la vittoria, dopo un torneo difficile: "Hickman ha giocato molto bene, era ora che giocasse così bene... Speriamo che continui così. A di fianco a lui serve un altro giocatore in grado di trattare la palla. Non possiamo aspettarci i miracoli come quando era giovane e più in salute. Si impegna e ha voglia, se riusciremo a farlo giocare 45-50 partite è già una grande cosa".

Sullo status fisico di Cinciarini, oggi fondamentale nel finale: "Cinciarini è rimasto fuori dalla squadra per quattro volte, tutti sappiamo che giocatore è: riprende la forma solo lavorando duramente. Questo è il motivo per cui non ha avuto continuità, ora sta bene e si vede".

Sulle rotazioni strette e sul poco spazio concesso ai giovani nel torneo: "In Eurolega siamo quasi fuori, posso promettere che farò giocare di più i giovani italiani per come stanno lavorando. Oggi sono stati usati poco perché volevo stringere le rotazioni".

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]