Il sogno della Betaland Capo d'Orlando si infrange dopo la quarta partita della serie playoff, contro una EA7 Emporio Armani Milano praticamente perfetta. La formazione campione d'Italia dimostra perchè merita di indossare lo stemma tricolore sulle proprie canotte, non sbagliando quasi nulla sia in difesa che in attacco. Palla sempre in movimento nella metà campo offensiva, mani e soprattutto gambe veloci quando c'è da difendere il proprio canestro: così la compagine guidata da Jasmin Repesa ha imbrigliato l'Orlandina, ottenendo un ampio vantaggio nel punteggio fin dai primi possessi e rendendo vani i diversi tentativi di rientro in partita dei padroni di casa. Per la formazione guidata da Gennaro Di Carlo, che in questa serata ha ritrovato in extremis Dominique Archie, comunque una stagione fantastica e contro ogni pronostico, con le qualificazioni prima alla Final Eight di coppa Italia e poi a questi playoff, con il sogno cullato dopo la vittoria al Mediolanum Forum di venerdì scorso. Decisivi per questa partita, tornando alla cronaca, i soliti noti: Davide Pascolo fa il bello e il cattivo tempo sotto canestro, Mantas Kalnietis è eccezionale nella gestione dei palloni e ancora una volta Milan Macvan mette i punti decisivi nel finale.

Milano inizia come sempre, cioè attaccando l'area: 2/2 Cinciarini in lunetta e appoggio di Pascolo, risponde Tepic che sblocca Capo d'Orlando. La difesa dell'Olimpia concede ai siciliani tiri difficili, poi Pascolo e Raduljica tornano a segnare, e Di Carlo ferma la partita. Si rivede Archie che stoppa subito Hickman (deja-vù di gara1), segna ancora Tepic ma l'attacco alto-basso dell'Olimpia fa male alla Betaland. Simon con il teardrop e Macvan con la bomba come in gara3, EA7 a +13 e con un grande lavoro difensivo, poi all'improvviso si sveglia Capo che infila un parziale di 5-0 interrotto dal jumper del serbo. Entra e spara da fuori Kikowski per il -7, Kalnietis sfrutta la linea di fondo e la bomba di Abass allo scadere vale il 12-24 al primo intervallo. Sembra esserci il tappo sul canestro di Milano, dall'altra parte si sblocca McLean al quale risponde Delas dopo oltre due minuti. L'attacco meneghino legge alla grande gli show aggressivi sui blocchi e torna a lavorare in difesa: Diener è costretto a sbloccarsi da sotto, Hickman però trova la tripla. L'Orlandina non muore mai, torna a -11 con Laquintana e Kikowski prima di subire a sua volta un 4-0; Delas trova punti da sotto ma l'Olimpia scappa ancora con l'appoggio di Kalnietis e quattro punti di McLean. Si sblocca Iannuzzi dopo l'ennesimo rimbalzo d'attacco, Archie mette la tripla e rianima i suoi ma Simon mette i punti del 31-45 a metà gara.

Archie ancora da tre punti per aprire il terzo quarto dopo i liberi di Raduljica, dall'altra parte rispunta Pascolo e il pivot serbo marca da sotto, mentre Hickman firma addirittura il +19. Milano non sbaglia nulla, arriva la bomba di Simon, Archie continua a metterci energia e Ivanovic torna a marcare con Capo che vuole onorare la gara e si porta sul -16 con la tripla di Berzins. L'Olimpia esce dal timeout con due punti di McLean ai quali replica il lettone da sotto, la Betaland non vuol mollare e alza i toni in difesa: ancora Berzins efficace in attacco, ma Macvan smorza l'entusiasmo paladino. Milano non perde la calma e torna a difendere, Hickman si prende l'uno contro uno e firma il 49-65 dell'ultimo intervallo. Ancora Archie da tre per aprire anche questo quarto, Capo cerca di rifarsi sotto con Iannuzzi, mentre Milano torna male sul parquet. È ancora il lungo americano a firmare il -8 e un parziale di 8-0 interrotto da Macvan: il serbo sale in cattedra come in gara3 e spara la bomba seguita dal canestro di Cinciarini per il nuovo +13. La Betaland non si arrende, Berzins inchioda ma il punto esclamativo lo mette ancora Milan Macvan con la tripla. Il PalaFantozzi applaude convinto, consapevole di aver vissuto un sogno.

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