Siamo solo alla terza giornata, eppure la vittoria conquistata da Avellino, con uno scarto non irrilevante, potrà avere una doppia valenza in un campionato in cui, tolta la favoritissima Milano, la lotta per la seconda piazza è aperta a tante contendenti. Il pubblico del Paladelmauro può festeggiare grazie all'intelligenza cestistica di un volto ormai noto, quello di Maarten Leunen, e di un nuovo arrivato che ha tutto per  entrare nei cuori dei tifosi biancoverdi, Bruno Fitipaldo. Sono infatti loro due a realizzare le giocate che permettono alla Sidigas di superare la resistenza di Torino, apparsa solida in alcuni uomini (Patterson e Washington su tutti) e deludente in altri (il deludente Vujacic e lo spento Garrett).  Per Avellino è la terza vittoria nelle prime quattro uscite, Champions inclusa; per Torino invece arriva il primo stop dopo i due successi in campionato e quello in Eurocup.

Primo tempo
Come ormai consuetudine, il primo canestro di Avellino è firmato da Fesenko. Il centro ucraino è però ancora visibilmente fuori condizione, e fatica a tenere a bada  il molto più mobile Mbakwe, che comincia bene per poi inspiegabilmente eclissarsi nelle scelte offensive della Fiat. Un buon Leunen si mette subito in evidenza con una serie di piazzati dalla media distanza, mentre Torino riesce a far girare la palla in modo molto più fluido quando la regia è affidata a Poeta e non allo svogliato Garrett. Vujacic realizza con una gran tripla il canestro che vale il primo vantaggio per Torino, poi inanella una serie di errori che confermano la scarsa precisione dell'ex Lakers in questo avvio di stagione (nelle prime 4 uscite, 7/21 da 2 e 8/24 da 3). Patterson imbastisce un primo tentativo di fuga (13-14) ma è contenuto da Leunen e Filloy, e Avellino chiude in testa il primo quarto a suon di schiacciate con Rich e Ndiaje. L'ex Cremona tuttavia commette il secondo fallo, e Sacripanti è costretto a tenerlo in panca per tutto il secondo quarto. I campani Iannuzzi e Poeta riportano in vantaggio Torino (28-33), con Torino che sembra avere una panchina più profonda (tripla di Jones a fronte degli errori di Scrubb). Avellino si scuote con una tripla di Filloy, approfitta degli errori di Vujacic e controsorpassa con una tripla di Scrubb (36-35), chiudendo il primo tempo con un minimo vantaggio (38-37).

Secondo tempo

La ripresa si apre nel segno di Fitipaldo. L'ex Orlandina realizza 8 punti consecutivi, facendo volare Avellino sul +9 (46-37). Quando i biancoverdi sembrano avere la gara in pugno,  ecco però l'episodio che può far cambiare l'inerzia: Rich porta palla, è pressato da Washington ed effettua un movimento che per gli arbitri è falloso. Per la guardia è la terza  sanzione, sul possesso successivo Patterson infila una tripla, dando il via a un parziale di 9-0 che rimette il punteggio in parità (46-46). Avellino riprende a segnare dalla lunetta con Wells e Leunen, torna a + 5 (53-48) ma viene frenata da un'altra tripla di Patterson. Gli ultimi 10 minuti cominciano col quarto fallo di Rich; Avellino si appoggia sulla velocità di Wells e sulla presenza sotto le plance di Ndiaje, che se in attacco è nullo in difesa stoppa qualsiasi cosa. Wells sigla il +8 (59-51), Washington con un paio di giocate ridà speranza a Torino (63-58), e dopo un canestro di Leunen è un 5-0 firmato da Poeta e Patterson a riportare la Fiat a un solo  possesso di distanza quando da giocare restano 120 secondi (65-63). Ed ecco salire in cattedra i due prof: assist di Fitipaldo, e tripla scaccia paura di Leunen. Torino questa volta non riesce a reagire, e Scrubb e Rich realizzano i canestri della tranquillità. 

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