La decisione di Kevin Durant di salutare gli Oklahoma City Thunder per accasarsi ai Golden State Warriors ha già prodotto quell'effetto domino che era fin troppo facile prevedere. Per fare spazio (salariale) a KD, il general manager Bob Myers ha dovuto infatti accettare le partenze di due quinti del quintetto base di Steve Kerr. Si tratta di Harrison Barnes, ala piccola da North Carolina, dalla prossima stagione ai Dallas Mavericks, franchigia con la quale firmerà un quadriennale da 94 milioni di dollari complessivi, e di Andrew Bogut, centro australiano di trentuno anni, che è ora coinvolto in una trade proprio con i texani (ai Warriors potrebbe andare Zaza Pachulia e una seconda scelta al Draft del 2019). Ed è curiosamente vicino ai Mavs anche il fratello di Steph Curry, Seth, che dovrebbe firmare con la franchigia di Mark Cuban un biennale da sei milioni complessivi.

Anche i San Antonio Spurs varano il loro personalissimo piano B successivo al mancato accordo con Durant e ingaggiano il trentacinquenne catalano Pau Gasol, a cui è stato garantito un biennale da 30 milioni. Gasol, che affiancherà LaMarcus Aldridge tra i lunghi titolari dei neorargento, potrebbe rimpiazzare Tim Duncan: il caraibico sarebbe infatti vicino al ritiro, secondo quanto riportato nelle ultime ore da Adrian Wojnarowski di The Vertical e confermato dal New York Post. In caso di addio del loro numero ventuno, gli Spurs manterrebbero nel loro roster Boris Diaw. Intanto Sam Presti, general manager degli Oklahoma City Thunder, dopo aver ringraziato pubblicamente Kevin Durant per i nove anni trascorsi nella stessa franchigia, deve ora affrontare la questione Russell Westbrook. Il playmaker di Donovan, in scadenza di contratto la prossima estate, potrebbe essere messo sul mercato in caso di mancato rinnovo, per consentire così a OKC di ricostruire dalla fondamenta un progetto tecnico che da ieri non esiste più. Al momento sono due dunque le opzioni per Westbrook: rinnovo con sostanzioso aumento dell'ingaggio o coinvolgimento in una trade a più giocatori. 

A South Beach cresce intanto la fiducia per rivedere Dwyane Wade ancora con la maglia degli Heat. Miami, che pure era in corsa per Durant, ha infatti offerto al suo uomo franchigia un contratto biennale da 20 milioni di dollari a stagione. Sul prodotto da Marquette University ci sono comunque ancora i Milwaukee Bucks e i Denver Nuggets, più dei Chicago Bulls e dei New York Knicks, che da ieri hanno aggiunto al loro roster Brandon Jennings come backup di Derrick Rose, nell'ultima stagione a Detroit e poi a Orlando, cui è stato fatto firmare un contratto annuale da cinque milioni. I Knicks hanno intanto rinnovato per altri quattro anni il contratto a Lance Thomas, che nella prossima stagione guadagnerà poco più di sei milioni di dollari, cifra che aumenterà del 7% nelle annate successive, secondo quanto riportato da Ian Begley di Espn.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]