Seconda sconfitta consecutiva in campionato per l'Arsenal di Arsene Wenger che, nella diciassettesima giornata di Premier League, cade in trasferta all'Etihad contro il Manchester City di Pep Guardiola. 2-1 il punteggio in favore dei Citizens, che rimontano lo svantaggio iniziale firmato Theo Walcott grazie a due gol segnati nella ripresa da Leroy Sanè e Raheem Sterling. Per i Gunners seconda beffa in pochi giorni, in rimonta come già accaduto a Goodison Park contro l'Everton nel turno infrasettimanale, e ora superati in classifica proprio dal City (36 punti contro 34). Difficile pensare ancora al titolo per i londinesi, dopo la prestazione odierna, deludente soprattutto per quanto riguarda la qualità del gioco.

Pep Guardiola va avanti per la sua strada nel big match dell'Etihad contro l'Arsenal, e schiera ancora Kolarov centrale difensivo accanto a Otamendi, con Claudio Bravo in porta e Zabaleta e Clichy terzini. Yayà Tourè e Fernando in mezzo al campo, poi un quartetto di uomini avanzati senza fissa dimora, come Sanè, Silva, De Bruyne e Sterling. Wenger conferma invece la formazione che ha perso contro i Toffies, con l'unica eccezione di Alex Iwobi per Oxlade-Chamberlain: quindi Cech in porta, Bellerin, Gabriel, Koscielny e Nacho Monreal in difesa, Xhaka e Coquelin in mediana, Walcott, Ozil e Iwobi alle spalle di Alexis Sanchez.

E proprio il cileno è tra i protagonisti del gol del vantaggio dei Gunners, che giunge dopo solo cinque minuti. Bellerin accelera sulla destra, scarica per il Nino Maravilla, che imbuca a sua volta dentro per Theo Walcott, abile a seminare Otamendi e anticipare sia Zabaleta che Bravo per il tocco di destro che vale lo 0-1.

La reazione del City è rabbiosa: dopo pochi secondi De Bruyne vola via sulla sinistra, mette in mezzo un cross potente sul quale si avventa Sterling, che in tuffo di testa non trova la porta. Inizia qui la vera partita dei padroni di casa, che palleggiano a più non posso cercando varchi nella difesa guidata da Koscielny e Gabriel, con quest'ultimo costretto a un paio di salvataggi in corner. Yaya Tourè non riesce a dar forza di testa su calcio d'angolo, ma l'Arsenal non esce più dalla propria metà campo, se non in maniera sporadica, con Sanchez irritato dall'atteggiamento remissivo dei suoi compagni di squadra. le difficoltà dei Gunners nascono dal pressing avversario e dall'incapacità del duo Xhaka-Coquelin di liberarsi in fretta e con lucidità del pallone. Il risultato è un dominio territoriale dei Citizens, che macinano gioco ma non sfondano, nonostante le continue sovrapposizioni sulla destra di Zabaleta. Sono anzi gli ospiti ad andare un po' casualmente vicini al raddoppio nel finale di tempo, prima con un colpo di testa di Walcott sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi con un tiro da fuori finito alto di Hector Bellerin, dopo una delle rare buone giocate di Mesut Ozil.

Un City nervoso sembra sgabbiare male dagli spogliatoi per la ripresa delle operazioni, con Guardiola che scuote la testa a sottolineare le difficoltà dei suoi, mentre intanto Sagna prende il posto di Zabaleta. Ma il solito pasticcio della difesa di Wenger rimette il risultato in parità. Cech rinvia dal fondo, Xhaka stacca di testa, ma la palla rimane sulla trequarti, ed è David Silva a trovare il lob giusto per Leroy Sanè (per la verità in sospetto fuorigioco), che sprinta su Koscielny e con un tocco preciso fredda il portiere ceco.

E' il momento di massima difficoltà per l'Arsenal, che sbanda vistosamente senza riuscire più a mettere il naso fuori dalla propria metà campo. De Bruyne spaventa almeno in due occasioni Cech, che deve metterci i guantoni e deviare in angolo per evitare una repentina capitolazione. Wenger tira fuori il nullo Iwobi per inserire Oxlade-Chamberlain, ma la mossa non produce effetti, anche perchè nel frattempo i giocatori del City sono tarantolati, a cominciare dai due mediani Tourè e Fernando. Anche David Silva ci prova dalla distanza, ma Cech è attento. Al 71' altro disastro della difesa ospite, che consente a Raheem Sterling, trovato sulla destra da un bel cambio di campo di De Bruyne, di puntare Nacho Monreal, rientrare sul sinistro e scaricare di potenza un pallone basso alle spalle di Cech (con David Silva in fuorigioco ritenuto passivo).

E' il gol che sancisce la vittoria dei Citizens perchè, nonostante i venti minuti a disposizione, l'Arsenal non si fa più pericoloso dalle parti di Bravo, se non con un paio di calci piazzati attraverso i quali fare confusione. Nemmeno l'ingresso di Giroud per Coquelin cambia granchè, e anzi piove sul bagnato per Wenger, costretto a rinunciare subito a Chamberlain per infortunio (al suo posto entra Elneny). Il City va vicino al tris con il solito Kevin De Bruyne, che colpisce il palo su cross di Jesus Navas (subentrato a Sanè) e gestisce con esperienza gli ultimi minuti, tenendo la palla lontana dalla propria area di rigore. Brutta sconfitta per l'Arsenal, ora al quarto posto e a nove punti dal Chelsea capolista.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]