Al di là di ciò che accadrà ai playoff, c'è qualcosa di misterioso all'interno dello spogliatoio dei Cleveland Cavaliers. La partita di oggi lo ha dimostrato una volta di più: dopo l'incredibile sconfitta contro gli Atlanta Hawks di 48 ore fa i Cavs, infatti, perdono nuovamente contro la franchigia della Georgia dopo aver dominato per quasi tutta la gara, sciupando un vantaggio di 26 lunghezze all'inizio del quarto periodo. Irving chiude con 45 punti, LeBron con 32, oltre ai 13 rimbalzi e i 10 assist, ma nel finale il secondo quintetto di Atlanta è riuscito a far riemergere tutti i problemi di Cleveland in termini di concentrazione e continuità di rendimento, senza contare gli enormi limiti della difesa agli ordini (?) di Tyronn Lue. Per Atlanta molto bene nella parte finale Paul Millsap, che chiude con 22 punti e 9 rimbalzi, oltre all'apporto fondamentale di Hardaway Jr (21 punti), Muscala - 12 punti e una presenza decisiva negli ultimi minuti.

La sfida inizia con l'attacco di Cleveland che domina la gara. Atlanta, eccezion fatta per Howard, è poco presente sotto il profilo mentale e nel primo quarto subisce 7 triple su 13. In particolare, James e Irving (3/5 dall'arco per lui nei primi 12 minuti) fanno quello che vogliono nella metà campo offensiva, firmando un parziale di 17-6 negli ultimi cinque minuti: 38-21 Cleveland.


Nel secondo periodo l'ex centro di Orlando - 17 punti con 8/9 al tiro nei primi 17 minuti di gioco - prova a scuotere sfruttando la sua forza fisica nel pitturato. Cleveland fa girare molto bene la palla sotto la direzione di LBJ, che sforna assist per tutti i suoi compagni. Atlanta trova punti facili attaccando Irving con il pick and roll centrale, ma concede troppi tiri dal perimetro, arrivando spesso in ritardo sui close out e in generale giocando con poca intensità. A poco più di due minuti dall'intervallo, coach Bud prova a mischiare le carte con la zona, salvo poi tornare a uomo dopo poco più di un minuto. Si va al riposo lungo con una stoppata di LeBron su Bazemore: 65-46 lo score.

Al rientro il leit motif della partita non cambia: Atlanta non trova risposte ai pick and roll tra James e Irving, che effettua un gran recupero in tuffo su Millsap - non in grande condizione dal punto di vista fisico - che vale il +25. La gara sembra già finita. James va in panchina, Atlanta trova qualche canestro senza riavvicinarsi troppo, mentre l'attacco dei Cavs perde qualcosa in termini di fluidità e armonia. I bianco-rossi non trovano mai il fondo della retina dai 7,25 m (3/19 nei primi 36 minuti), continuando ad essere molli in difesa e subendo una bomba di Korver: 93-67.

Nell'ultima frazione di gioco Cleveland si distrae e concede qualche canestro facile in transizione, specialmente a Ilyasova, facendo rientrare sul 93-76 dopo poco più di un minuto. Deron Williams risponde con una bomba subito dopo il time-out di Lue. Budenholzer schiera il secondo quintetto con Delaney e Muscala al posto di Schroeder e Howard. Cinque punti di Dunleavy valgono il -15 con 8'40" sul cronometro; Atlanta ora ha ripreso ritmo in attacco facendo muovere la palla da un lato all'altro con buona velocità. Prince e Muscala vanno a segno per il -12. ma Ilyasova sbaglia la tripla del possibile -9. Irving penetra per portare i Cavs a quota 100, nel possesso successivo LeBron fa lo stesso, ma stavolta inchiodando una schiacciata di rara potenza e spettacolarità. Uncle Drew mette un tiro da tre punti senza ritmo da oltre nove metri, Bazemore risponde con la stessa moneta dall'angolo destro. Muscala si mangia Love in penetrazione e riporta i suoi sotto di 9, ma nel possesso seguente Millsap fallisce clamorosamente l'appoggio che avrebbe riaperto definitivamente i giochi a 2'24" dalla fine:108-97. Smith sbaglia una tripla, mentre dall'altra parte la difesa dei Cavs è sempre più assente - oltre che imbarazzante - consentendo agli avversari di tornare sotto di 7 punti. Irving forza un tiro che ridà la palla agli Hawks, che trovano due punti con Delaney. Irving muove il punteggio per gli ospiti, ma Muscala risponde con la bomba dall'angolo sinistro - ancora malissimo la difesa di Cleveland. Irving forza ancora, Bazemore in transizione ha la chance di mettere il canestro del -1 a 22 secondi dalla sirena ma non ci riesce. LeBron non rimette la palla entro i cinque secondi e regala la palla ad Atlanta, ma Hardaway Jr fa solamente 1/2 dalla lunetta: 109-106 con 10.4" da giocare. Irving non sbaglia i liberi, ma il Prescelto ne concede tre a Millsap: 111-109 a 8.3" dal gong. Sulla rimessa LeBron dà una palla troppo corta a Irving che, raddoppiato, è costretto alla porta alla palla a due, controllata dagli Hawks, che trovano clamorosamente la parità sulla sirena grazie a un tiro in sospensione di Millsap: 111 pari e overtime.

Si riparte con tre punti di Irving che riportano gli uomini di Lue in vantaggio, Delaney tiene a galla Atlanta. LeBron James commette un (più che) dubbio fallo a rimbalzo offensivo su Millsap che gli costa l'uscita prematura dalla partita. L'ex ala di Utah mette due liberi per il -1 con 1'38" sul cronometro. Irving sbaglia il floater e nel possesso seguente PM mette la tripla del primo vantaggio degli Hawks in tutta la partita. Korver esce dai blocchi e non fa nemmeno muovere la retina, ma soprattutto riporta i suoi avanti di un punto: 119-118. Love, dopo la revisione della decisione della terna arbitrale (molto male oggi), mette un libero su due. Muscala trova un'altra tripla dall'angolo destro a 30 secondi dalla fine (Irving in eccessivo ritardo sul close out). I Cavs sbagliano un'altra rimessa, regalando a Bazemore due punti incredibili. Irving commette sfondamento - molti dubbi a riguardo - Hardaway Jr fa 1/2 ai liberi:124-120 a 11" dal gong. Irving segna rapidamente, Hardaway stavolta fa 2/2 dalla linea della carità:+4. Irving mette una tripla quasi da centrocampo sulla sirena, ma non basta per regalare la vittoria a Cleveland, che perde clamorosamente una partita che potrebbe lasciare qualche cicatrice.

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