Joe Johnson ha subito messo in mostra ciò che i Jazz speravano di ottenere quando hanno deciso di firmarlo in estate, ovvero una grande dose di esperienza che funge anche da "calmante" per il resto della giovane squadra. Era chiaro a tutti nel finale di partita che i Jazz sarebbero andati da Hayward e da Johnson, e dopo che Hayward ha sparacchiato qualche tiro, 'Iso Joe' ha deciso di prendere in mano la situazione, e ha condotto i suoi alla vittoria prendendosi le responsabilità nell'ultim possesso dopo aver portato il pallone nella metà campo offensiva.

CHE LAVORO IN DIFESA!

Ma la cosa più sorprendente è che ha giocato una signora partita anche nella metà campo difensiva, dove aveva tra l'altro il difficile compito di marcare Blake Griffin, giocatore decisamente più atletico di lui, e contro il quale l'ala dei Jazz non è andata sotto fisicamente. Iniziamo allora proprio dalla difesa, che abbiamo detto essere il marchio di fabbrica di Utah, e che lo è stato nonostante aver giocato praticamente l'intera parita senza Gobert (il cui infortunio rischia di essere una mazzata pesantissima per i suoi). Il primo possesso che prendiamo in analisi è del secondo quarto, e qui Johnson fa tre cose positive in rapida sequenza. Prima aiuta su Crawford, che ha ricevuto dopo aver tagliato, impedendogli di arrivare al ferro...

.. poi sull'extrapass di Griffin va a marcare Chris Paul, rubandogli anche palla, e infine serve l'assist per due punti in contropiede di Hayward:

Terzo quarto, e Griffin vuole attaccarlo 1contro1 spalle a canestro forte di un vantaggio fisico. Ma il lungo dei Clippers non riesce a trarne un vantaggio, perchè prima vede arrivare il raddoppio di Hayward (che lascia solo Mbah a Moute, come avevamo anticipato in fase di presentazione della serie)...

.. e poi Johnson tiene bene l'1contro1, andandolo addiritura a stoppare con tanto di recupero. E non finisce qui, perchè anche stavolta fa partire subito il contropiede, giocando a testa alta e trovando ancora Hayward per altri 2 punti rapidi.

Siamo nel quarto quarto, e Griffin prova a farsi spazio in area con due palleggi forti: ma Johnson è pronto anche a questo, e come si suol dire "gli toglie la sedia", causando la caduta dell'avversario e la quasi palla persa. L'azione però continua, e sul ribaltamento Johnson si trova a dover marcare Paul. Il play dei Clippers vuole giocare un pick&roll, ma il numero 6 dei Jazz gli impedisce di sfruttare il blocco e va anche vicino alla palla recuperata.

C'è tempo ancora per un'altra buona difesa su Griffin: riesce a restargli davanti, e quando l'avversario sta per andare su dopo la virata, Johnson gli schiafeggia la palla forzando la palla persa.

IN ATTACCO È IL SOLITO REALIZZATORE PURO

Passiamo ora alla metà campo offensiva, che è da sempre stata il suo punto forte e ce l'ha ricordato anche stanotte. Partiamo dai tre tiri da 3 mandati a bersaglio. In due di questi si fa trovare pronto sullo scarico dei compagni, punendo così l'aiuto della difesa:

Un'altra è invece il frutto di un cambio difensivo pigro tra Griffin e Jordan, che gli lasciano quel tanto che gli basta per prendersi e mandare a bersaglio la conclusione dalla lunga distanza.

Un altro canestro è frutto di buona azione di squadra e di un bello scarico di Diaw, con Johnson che segna questo tiro dal mezzo angolo che sembra più facile di quanto non sia effettivamente.

In quest'altro possesso i Jazz usano subito un doppio blocco in transizione portato da Johnson e Favors, con quest'ultimo che dopo aver bloccato la palla va a bloccare lo stesso Johnson. Questo dopo aver ricevuto effettua un palleggio per leggere la difesa con la massima tranquillità, e appena si accorge di avere lo spazio per tirare, brucia Jordan con lo stepback.

Pesantissimo il canestro segnato ad 1 minuto dal termine con i suoi sul +3, dopo uno scarico "sporco" di Favors, che però raggiunge le mani giuste - di Johnson - il quale dopo aver dato un'occhiata al campo segna un bel canestro in entrata.

Non poteva mancare naturalmente il marchio di fabbrica, l'isolamento. Due i canestri prodotti in questa situazione. Il primo arriva nel secondo quarto contro Griffin, che difende anche abbastanza bene ma non può evitare i 2 punti.

E naturalmente, the last but not the least - decisamente - il canestro sulla sirena che vale la vittoria dei Jazz e l'1-0 nella serie. Sul cambio sul pick&roll si trova accoppiato con Crawford, si prende il suo tempo e attacca in penetrazione. Jordan aiuta molto bene e lo costringe ad alzare tantissimo la parabola, ma Joe Johnson con l'aiuto del ferro fa subito saltare il fattore campo nella serie.

Pronti per gara2, in attesa anche di avere ulteriori aggiornamenti sul ginocchio di Gobert.

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