Prima del via di gara 2, della (non) partita disputata da Cleveland contro i Celtics, è arrivata la notizia, non positiva, per LeBron James. Il numero 23 dei Cavs non è stato inserito nella lista dei tre finalisti, comunicata dalla lega, per il premio di 'Most Valuable Player' riferito alla stagione 2016/2017. A giocarsela saranno James Harden, Russell Westbrook e Kawhi Leonard. Ciò era nell'aria, ma comunque fa davvero strano pensare al Prescelto fuori dalla lotta per conquistare il riconoscimento come miglior giocatore della regular season. King James ha risposto, innanzitutto, sul campo, sciorinando in gara 2 della finale playoff della Eastern Conference, al TD Garden, l'ennesima prestazione monstre della sua stagione, e della carriera. I 30 punti, impreziositi da 7 assist, 4 rimbalzi, 4 recuperi e 3 stoppate, non sono bastati, però, a cancellare la delusione, che è stata esternata dal diretto interessato nell'immediato dopogara. "Non me l'aspettavo, ma ora cosa posso fare?" ha così esordito James ai microfoni di ESPN. 

LeBron ha continuato, senzo però perdere la calma: "Il mio reale obiettivo è essere l'MVP per la mia squadra, e fare il massimo per Cleveland affinchè tutti insieme possiamo ottenere sempre grandi vittorie. Per me conta la squadra, e quindi mettere la franchigia nelle condizioni ideali per tentare di vincere ancora il titolo". Poi si rivolge alla lega: "Io so cosa do in campo in ogni gara, ed anche loro in fondo lo sanno. Queste discussioni spettano solo a voi giornalisti, io di certo non me ne devo preoccupare". Si è trattato, comunque, di una reazione piuttosto composta, matura, da giocatore di provata esperienza. 

Anche nello spogliatoio dei Cavaliers, questa decisione della lega non è andata giù. Si sono schierati tutti dalla parte di LeBron, a cominciare da coach Tyronn Lue"Incomprensibile. James è il miglior giocatore della lega, non è corretto che non gliene si dia atto. Certo, Harden, Westbrook e Leonard hanno tutti giocato su altissimi livelli, ma a James non è stato attribuito il giusto credito. Al momento lui è come Shaquille O' Neal qualche anno fa: il premio di MVP gli spetterebbe ogni anno". Se la reazione dell'allenatore è stata pacate, ben più colorita si è rivelata quella dei suoi compagni di squadra. Ci va giù duro il pivot Tristan Thompson"Qui qualcuno non sta bene", ed a rispondere per le rime ci pensa JR Smith: "Non ci credo, qui davvero la gente sta male. Non riesco proprio ad immaginare James fuori dai tre atleti candidati all'MVP. Questa scelta è totalmente insensata. Può anche starci che magari non riesce a vincerlo, ma fuori dal podio proprio no".  

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Andrea  Indovino
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