Ormai in vacanza da oltre un mese, i New York Knicks preparano l'ennesima rivoluzione all'ombra del Madison Square Garden. La franchigia di Manhattan, di cui è presidente esecutivo Phil Jackson, con Steve Mills general manager, è all'inizio di una lunga estate, in cui prendere decisioni drastiche che possano garantire nuova linfa e competitività alla squadra allenata da Jeff Hornacek. Attualmente, il roster dei Knicks pare comprendere diversi giocatori su cui il Maestro Zen ha scelto di non puntare ulteriormente. Ecco perchè è necessario fare il punto sulla situazione salariale dei Knickerbockers.

1. Si parte ovviamente da Carmelo Anthony. Il numero sette, prodotto di Syracuse University, è dato in uscita, a causa dell'ormai acclarata incompatibilità con Phil Jackson. Melo è sotto contratto fino al 2019 (oltre 26 milioni di dollari il suo ingaggio il prossimo anno), e ha dalla sua la famigerata no trade clause, che gli consente di rifiutare ogni destinazione non gradita. Per lui si parla con insistenza di uno scambio con i Los Angeles Clippers, altra franchigia che sta attraversando una fase delicata. 

2. Derrick Rose. Il contratto dell'ex stella dei Bulls è in scadenza (21 milioni acquisiti nell'ultima stagione). Secondo quanto riportato in queste ore da Ian Begley di Espn, Rose sarebbe il primo obiettivo di Tom Thibodeau, coach dei Minnesota Timberwolves, dove potrebbe dunque accasarsi da free agents. Rumors vorrebbero interessati anche i San Antonio Spurs, ma per ora si tratta solo di indiscrezioni non confermate. Le possibilità che Rose rimanga a New York dipendono soprattutto da quali giocatori riuscirà ad attrarre Phil Jackson nella posizione di point guard: nel caso in cui dovesse arrivare uno tra Jrue Holiday e Kyle Lowry (oppure a Ricky Rubio, ma tramite trade), al nativo di Chicago non verrebbe rinnovato il contratto. 

3. Joakim Noah. E' il francese il problema principale del roster dei Knicks. Sotto contratto fino al 2020, con ingaggio da 17 milioni di dollari a stagione (a salire fino ai 19), Noah è reduce dall'ennesima stagione travagliata causa infortuni. L'ultimo, che lo ha costretto a un intervento chirurgico alla spalla, riduce sensibilmente i margini di manovra del frontoffice di New York, attualmente impossibilitato a scambiarlo. 

4. Kristaps Porzingis. Dell'insofferenza del giovane lettone nei confronto della gestione tecnica dei Knicks hanno parlato tutti, dal diretto interessato al suo entourage. Jackson ha però alcuna intenzione di scambiare Porzingis, che sarà restricted free agent nel 2019 (sei i milioni all'anno di ingaggio, con i Knicks che nel 2018 avranno un'option a loro disposizione). L'obiettivo è quello di costruire un sistema credibile intorno al lettone. 

5. Lo zoccolo da cui ripartire. Tutto lascia indicare che siano in pochi ad essere considerati inamovibili in casa Knicks. Tra questi, Courtney Lee (contratto fino al 2020, a 12 milioni), Willy Hernangomez (in scadenza nel 2020, poco meno di 1.5 milioni all'anno), Mindaugas Kuzmisnkas (restricted free agent nel 2018, 3 milioni all'anno) e Justin Holiday (in scadenza, che New York vorrebbe però trattenere).

6. In bilico. Tutto da definire il futuro di Lance Thomas (scadenza 2020, contratto tra i 6 e i 7 milioni), di Kyle O'Quinn (scadenza 2019, ma player option 2018, ingaggio a 4 milioni), e dei vari Sasha Vujacic (free agent), Maurice Ndour, Marshall Plumlee, Chaisson Randle (contratto non garantito per la prossima stagione) e Ron Baker (unrestricted free agents). 

7. Gli obiettivi. Secondo i reporters americani che seguono da vicino i Knicks, Jackson e Hornacek sarebbero alla ricerca di giocatori in grado di abbinare doti offensive a una buona solidità difensiva. Ecco perchè i nomi in questo momento più caldi sono quelli dei free agents P.J. Tucker (già a Phoenix con Hornacek), Dante Cunningham (in uscita dai New Orleans Pelicans) e Jonathon Simmons (unrestricted messosi in mostra in questi playoffs con la maglia dei San Antonio Spurs). Nella posizione di point guard, piace sempre lo spagnolo Ricky Rubio, che però è sotto contratto con i Timberwolves fino al 2019). Da tenere sotto osservazione infine le piste che portano a Kyle Lowry e Jrue Holiday.

8. NBA Draft. I Knicks sceglieranno con l'ottava moneta al prossimo Draft (22 giugno, Barclays Center). Tre i nomi in auge per la franchigia della Grande Mela: le point guards Dennis Smith (NC State) e Frank Ntilikina (Strasburgo), e la shooting guard Malik Monk (Kentucky). Inutile sottolineare che la scelta dei Knicks dipenderà anche dalle chiamate precedenti.

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About the author
Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]