Il mercato NBA non dorme mai, e continua a muoversi, più che mai. Dopo le emozioni che ci ha regalato il Draft, e la trade che ha interessato i Minnesota Timberwolves ed i Chiacago Bulls, ecco giungere un'altra bomba dagli Stati Uniti. Il playmaker Chris Paul ha deciso di firmare per gli Houston Rockets. A riportare tale notizia è stata la nota penna di The Verical, Adrian Wojnarowski, una delle fonti più sicure, attendibili, in materia di palla a spicchi americana.

CP3 è uscito dal contratto con i Los Angeles Clippers, per poi esercitare la player option in, evitando quindi alla sua franchigia di perderlo a zero e consentendo proprio alle due squadre di imbastire una trade. Dunque, il nativo di Winston-Salem volerà in Texas via sign-and-trade. Gli stessi Clips riceveranno in cambio un 'pacchetto' costituito da Patrick Beverley, Lou Williams, Sam Dekker e la prima scelta dei texani al Draft NBA del prossimo anno.

Dunque, Houston, nonostante i buoni risultati maturati lo scorso anno, rivoluzionerà il proprio roster. Sono state quindi sacrificate pedine importanti, come l'arcigno difensore Patrick Baverley (11.5 milioni nel prossimo biennio) ed il tiratore mortifero ex Lakers Lou Williams (altri 7 milioni per il 2017/2018), pur di liberare il necessario spazio salariale per poter inserire 'il colpo da novanta' Paul, ed andare a creare un invidiabile backcourt con il fuoriclasse barbuto James Harden. Di certo sarà, il prossimo anno, il reparto più intrigante ed affascinante dell'intera lega.

Chris Paul contrasta James Harden. Foto: Harry How/Getty Images
Chris Paul contrasta James Harden. Foto: Harry How/Getty Images

Ciò che ha spinto la point guard a prendere tale decisione è stato senza ombra di dubbio il progetto che i 'razzi' stanno portando avanti con ottimi dividendi. Paul ed Harden, inoltre, si sarebbero parlati a lungo nelle ultime settimane, ed il Barba avrebbe convinto l'ormai ex giocatore dei Clippers ad accettare la destinazione Houston. Come affermato anche nei giorni scorsi, Chris Paul avrebbe dato priorità non all'aspetto economico, bensì ad un progetto vincente, in modo tale da permettergli di poter dare la caccia ai Golden State Warriors ed al Larry O'Brien Trophy. Grande lavoro, ancora una volta, del general manager Daryl Morey, vero e proprio stratega di mercato, che ha condotto in silenzio, sotto traccia, la trade che quest'oggi ha scosso il mondo NBA e permesso, alla città della NASA, di sognare la conquista dell'anello.

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Andrea  Indovino
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