Passano gli anni, ma Dwyane Wade è ancora sulla cresta dell'onda. Trentacinque primavere per Flash, che nelle ultime stagioni ha abbandonato i Miami Heat, franchigia della sua vita, per provare prima un'esperienza ai Chicago Bulls, nella sua città natale, e poi un'altra cavalcata verso il titolo NBA (sarebbe il quarto) ai Cleveland Cavaliers, insieme all'amico LeBron James. Se, al momento del suo arrivo sulle sponde del lago Erie, in molti pensavano che Wade avrebbe fatto da leader della second unit dei Cavs, ora lo scenario è decisamente cambiato, perchè coach Tyronn Lue ha deciso di far partire in quintetto il prodotto da Marquette (Wisconsin), a scapito di J.R. Smith. 

Nella prima gara di regular season, il 17 ottobre contro i Boston Celtics alla Quicken Loans Arena, sarà quindi Wade titolare della posizione di shooting guard per Cleveland, in uno starting five rivoluzionato, che vedrà Derrick Rose da playmaker (in attesa di Isaiah Thomas, infortunato all'anca), Kevin Love da centro, e LeBron James e Jae Crowder (giunto da Boston nell'affare Kyrie Irving) a completare il reparto esterni. Un quintetto particolare, perchè Rose e Wade non sono tiratori, ma che sarà come sempre in mano a LeBron James, sinora assente in preseason per un infortunio alla caviglia, ma atteso a scendere in campo nelle prossime due gare amichevoli contro i Chicago Bulls e gli Orlando Magic. A fare il punto della situazione sul roster dei vicecampioni NBA, ci ha pensato ieri coach Tyronn Lue: "Wade in quintetto è esattamente quello che volevo - le sue parole, riportate da Dave McMenamin di Espn - ho parlato con J.R. Smith della sua esclusione, va tutto bene. Ovviamente è dura quando sei partito in quintetto da numero due per tre stagioni consecutive e la tua squadra è sempre arrivata alle Finals. Ma, come ho già detto più volte, si tratta di un sacrificio necessario per vincere. J.R. è stato fantastico al riguardo, sa che ora dovrà ricoprire un ruolo diverso: vedremo come funzionerà". Un Lue non preoccupato dalle condizioni di James: "E' stato difficile giocare senza LeBron, ma è qualcosa con cui dovremo fare i conti a inizio stagione, anche in questo caso vedremo come andrà". Tra gli esperimenti dello staff tecnico dei Cavs, c'è anche quello di Derrick Rose inizialmente in panchina, come accaduto nella gara di preseason persa contro gli Indiana Pacers. 

"E' andata davvero bene - dice Lue a proposito di Rose riserva - possiamo averlo sia nella prima che nella second unit. Vogliamo correre, quando LeBron è in campo, e anche Rose può aumentare il ritmo e giocare velocemente insieme a James. Se dovesse trovarsi nel secondo quintetto, avrà spazio per arrivare al ferro, con tanti tiratori sul perimetro, come Kyle Korver, J.R. Smith, lo stesso Jeff Green. In questo caso riuscirà a trovare gli scarichi giusti per i suoi compagni di squadra ma anche avere tanto spazio sul campo per se stesso, riuscendo comunque a giocare di ritmo". Dopo Tristan Thompson, anche J.R. Smith si ritrova dunque in panchina: due quinti della Cleveland che abbiamo imparato a conoscere finora. "Il ruolo non mi interessa, vogliamo vincere - disse l'ex giocatore dei Knicks durante il media day dei Cavaliers - onestamente, male che vada, partire dalla panchina mi prolungherà la carriera. Non dovrò spremermi così tanto, nè lavorare per tanto tempo in difesa: se prima pensavo che avrei giocato da professionista per diciotto anni, ora potrò arrivare a ventuno". Per ora nessun problema dunque nel roster di Cleveland, almeno fino a quando i risultati della regular season sorrideranno a James e compagni. Poi, eventualmente, ci sarà spazio per i ripensamenti e per nuove gerarchie dettate dal ritorno degli infortunati (su tutti Isaiah Thomas), ma intanto LeBron è estremamente soddisfatto del roster di questa stagione: "In quintetto ci saranno Jae Crowder, Dwyane Wade che è una gran shooting guard, io da small forward e Derrick Rose, una gran point guard. Abbiamo versatilità e la capacità di coprire il campo con atletismo, grazie al nostro quoziente intellettivo cestistico. Dal punto di vista difensivo possiamo fare diverse cose".

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]