Prima vittoria stagionale per i New Orleans Pelicans di Alvin Gentry, che nella notte NBA si impongono allo Staples Center di Los Angeles contro i Lakers di Luke Walton. Gara a lungo sotto controllo per la squadra della Louisiana, trascinata dal duo composto da Anthony Davis e DeMarcus Cousins (che combinano per 49 punti complessivi), prima di subire una clamorosa rimonta tra fine terzo quarto e inizio quarto periodo (con Clarkson e Kuzma protagonisti tra i gialloviola). Gli ultimi minuti di gara sorridono però a New Orleans, complice la carestia offensiva dei Lakers, grazie ai canestri di E'Twaun Moore e Dante Cunningham.

Allo Staples Center di Los Angeles coach Walton conferma Larry Nance in quintetto con Julius Randle in panchina, mentre dall'altra parte ecco Jameer Nelson, playmaker giunto a New Orleans dopo essere stato tagliato dai Denver Nuggets: è lui l'alternativa a Jrue Holiday in attesa del recupero di Rajon Rondo. I Lakers cominciano male, tra palle perse e orribile difesa in transizione: solo Lonzo Ball trova un paio di canestri nei primi minuti, ma il rookie più scrutinato dell'intera NBA vivrà una serata difficile al tiro (3/13 dal campo), rifugiandosi negli assist, ben 13, specialità della casa. Mentre i gialloviola devono ancora realmente calarsi nell'atmosfera della partita, i Pelicans ne approfittano. DeMarcus Cousins e Anthony Davis si fanno beffe prima di Brook Lopez, poi di Andrew Bogut e Julius Randle, E'Twaun Moore ci aggiunge punti importanti in penetrazione, e gli ospiti volano via, già sul 22-34 a fine primo quarto. Kentavious Caldwell-Pope prova a rianimare i padroni di casa, ma i californiani sprofondano tra palle perse e confusione in attacco, concedendo di tutto agli avversari, in particolare in penetrazione, con Lopez disastroso come protettore del canestro. A metà secondo periodo i Pelicans sono così avanti 26-48, e la partita sembra già in ghiaccio, ma i padroni di casa non ci stanno, reagiscono ancora con Caldwell-Pope e con le giocate di energie di Kyle Kuzma e di Jordan Clarkson, limitando i danni all'intervallo lungo (55-68).

Alla ripresa delle operazioni, altro avvio lento dei padroni di casa, che non riescono a trovare alcuna contromisura contro la maggior stazza nel pitturato di Cousins e Davis, che dominano a rimbalzo. The Brow si produce in un paio di canestri d'antologia, e anche Ian Clark e Jrue Holiday partecipano al nuovo allungo di New Orleans, sempre intorno alle venti lunghezze di vantaggio. Stavolta la partita sembra chiusa davvero, ma a riaprirla in maniera clamorosa è la panchina dei Lakers: è Jordan Clarkson a suonare la carica con due triple e tanto coraggio in penetrazione, coadiuvato dal rookie Kyle Kuzma, che dimostra di non aver paura di niente e va a bersaglio con jumper dalla media e lunga distanza. Lo Staples Center comincia ad accendersi, laddove i Pelicans si sciolgono all'improvviso, lasciando che anche Julius Randle entri in partita. Walton concede spazio al rookie Josh Hart, meglio di Tyler Ennis, venendone ripagato con i punti che riportano a contatto i gialloviola, che poi sorpassano definitivamente proprio con Hart, per il 99-98 a poco più di sette minuti dalla fine. Sulle ali dell'entusiasmo i Lakers provano anche ad allungare grazie a Brandon Ingram e al solito Kuzma, ma vengono puniti dalle loro disattenzioni difensive. Davis e Cousins si risvegliano dal torpore, (importante stoppata di The Brow su Ball), ma ad essere decisivi per coach Gentry risultano E'Twaun Moore, Dante Cunningham e Jameer Nelson, che approfittano di quattro minuti orribili in attacco degli avversari per portare a casa la prima vittoria della loro regular season. 

L.A. Lakers (1-2). Punti: Clarkson 24, Caldwell-Pope e Kuzma 20, Randle 11. Rimbalzi: Ball 8. Assist: Ball 13. 

New Orleans Pelicans (1-2). Punti: Davis 27, Cousins 22, Moore 19, Holiday e Clark 14. Rimbalzi: Davis 17, Cousins 11. Assist: Cousins 8.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]