La Germania si guadagna l'atto conclusivo in terra di Polonia. La prima semifinale regala gol e spettacolo, non bastano 120 minuti per eleggere la prima finalista. Al vantaggio teutonico, risponde un'Inghilterra brava ad affondare la lama nelle carenze tedesche. Uno-due a cavallo dei due tempi e Kuntz costretto a correre ai ripari. Il 2-2 porta la firma di Platte, ma il possesso palla della Germania non si traduce poi in ulteriori segnature. Sono così i rigori a dirimere la questione, Pickford sbarra la strada a Gerhardt, ma Abraham e Redmond tradiscono Boothroyd. 

Le formazioni

Inglesi che scendono in campo adottando un 4-4-2, potenzialmente trasformabile in 4-2-3-1. Davanti a Pickford, retroguardia a quattro composta da Holgate, Chambers, Mawson e Chilwell. Sulle fasce del rettangolo di gioco, Gray e Ward-Prowse, con Baker dietro l'unica punta Abraham. In mediana, poi, Chalobah e Hughes. Un più offensivo 4-1-4-1, invece, per i tedeschi, che lanciano dal 1' Jung e Kempf a protezione di Pollersbeck. Come terzini, scelti Toljan e Gerhardt, incaricati di sovrapporsi alle ali Philipp e Gnabry. Nella zona centrale del campo, Meyer ed Haberer, mentre è Selke il bomber incaricato di sostenere da solo il peso dell'attacco.

Primo tempo

Gara subito molto intensa ed emozionante, a conferma dell'importante potenziale tecnico messo in campo dalle due formazioni. Al 4' ottimo anticipo difensivo di Jung su un Abraham pronto al tocco in rete, un minuto dopo è invece Chalobah ad imporsi, con un colpo di testa poco preciso. Trascorso un giro d'orologio, altro colpo di testa del centrocampista inglese, servito da un Ward-Prowse particolarmente ispirato. Il tentativo è però impreciso. Buona Inghilterra, dunque, nei primi minuti, con Gray che all'8' viene respinto corto da Toljan, Pollersbeck è bravo però a disinnescare l'azione agguantando la palla in seconda battuta. Al 15', dopo una breve parentesi di calma, ancora inglesi pericolosi, quando è Ward-Prowse a girarsi e a concludere, mandando però larga la propria conclusione. 

Destandosi da una sorta di torpore, la Germania si mette in evidenza al minuto numero diciassette, con il solito Gnabry che, anticipando Pickford in uscita, mette però fuori. Poco dopo altro tentativo anglosassone, Abraham incorna centralmente trovando attento Pollersbeck. Rispondendo al collega di reparto, al 21' bella girata di Selke, il cui tiro centrale viene sventato in due tempi da Pickford. Nella fase centrale di prima frazione, altro tentativo tedesco, con Toljan che, servito da Haberer al 24', calcia di molto lontano dalla porta avversaria. Cresciuta minuto dopo minuto, la Germania si rende più pericolosa verso il finale di tempo, come confermato dalla doppia conclusione di Philipp e Meyer, che nel giro di un minuto sfiorano entrambi la rete. Nonostante i ritmi bassi di inizio gara, i ragazzi di Kuntz riescono dunque a reggere l'urto inglese, avanzando lentamente e portandosi spesso dalle parti di Pickford.

Alla mezz'ora di gioco ancora Toljan pericoloso, il cui mancino viene messo in angolo dal portiere avversario. Un minuto dopo ci prova invece Philipp, che dopo aver saltato Chilwell spara altissimo controllando male. Le molte occasioni create vengono massimamente premiate, con la Germania che, al 35', passa meritatamente in vantaggio grazie a Selke, spesso indolente ma sempre pericolosissimo quando c'è da insaccare. Il bomber del Lipsia, comprato recentemente dall'Hertha Berlino, si libera dai centrali inglesi, battendo Pickford e ringraziando Meyer per l'assist. L'Inghilterra non si perde però d'animo e, al 41', riporta clamorosamente in pari la sfida con Gray, bravo a toccare in porta dopo un batti e ribatti generatosi nell'area teutonica e concludendo di fatto l'eccitante prima frazione. 

Secondo tempo

Secondo tempo che inizia in maniera pimpante: al 47' conclusione di Meyer dopo un batti e ribatti, sventata da Pickford, due minuti dopo ci prova invece Gary, che dopo un'azione solitaria conclude senza pericolosità. Paziente, la squadra di Broothroyd passa in vantaggio al 50' grazie ad Abraham, bravissimo nello sprint in area e nell'anticipo su Pollersbeck, che impotente non riesce a sventare il guizzo del numero 9 inglese. Davvero sufficiente, nell'occasione considerata, il passaggio di Gnabry verso Gerhadt, con l'esterno del Bayern Monaco che sbaglia il passaggio in una delicatissima posizione, favorendo di fatto l'assist di Hughes verso il compagno. Particolarmente scossa, la Germania prova a pareggiare con il solito Toljan, che al 57' entra bene in area concludendo però fuori, servito da un preciso lob di Gerhadt.

All'ora di gioco, buona progressione dalla sinistra per Gnabry, che mettendo in area trova la respinta in corner di Chambers. Infortunatosi Selke, è dunque l'esterno l'uomo-simbolo dei tedeschi, che nella fase centrale di seconda frazione cercano di indirizzare la sfida sul 2-2. L'educata difesa inglese, nonostante l'impegno, non riesce però a limitare le incursioni teutoniche, che nella seconda parte di tempo aumentano per intensità e pericolosità. Al 70', a conferma di quanto visto, i ragazzi di Kuntz riescono a raggiungere il 2-2, grazie ad un colpo di testa di Platte che non fa affatto rimpiangere l'infortunato Selke. Tutto da rifare, dunque, per l'Inghilterra, che due minuti dopo ringraziano Philipp per la poca precisione sotto porta. 

Spingendo sull'acceleratore, clamorosa chance fallita da Gnabry al 74', che da posizione favorevole e dopo un recupero dei suo compagni di reparto cicca il tiro, consentendo a Pickford di sventare l'occasione. Un minuto dopo il portiere inglese si supera, dicendo di no a Philipp. Al 76' tiro da fuori di Arnold, che vanifica l'ottima trama di gioco costruita dalla Germania. E' davvero una Germania in palla, quella degli ultimi minuti, che smorza l'esultanza pochi giri d'orologio dopo, quando un colpo di testa vincente di Platte viene annullato per dubbio offside. Che impatto, per il numero 13, che ringrazia Meyer non riuscendo però a marcare la personale doppietta. 

All'82', dopo una fase di stallo, si sveglia per un attimo Gnabry, che dalla distanza propone un piattone destro mancando di pochissimo la porta protetta da Pickford, recentemente prelevato dall'Everton. Rispondendo all'avversario, bel tiro di Redmond due minuti dopo, Pollersbeck si tuffa ma il pallone termina di poco fuori alla sua destra. Nei minuti di recupero, doppia chance per la Germania: al 91' impatta male Kempf da corner, a gioco fermo, appena un minuto dopo bell'idea in area di Amiri, Platte conclude ma viene murato. A meno di dieci secondi dalla fine, la sfida segna la sua seconda pausa negli spogliatoi, quando è Arnold a tirare da lontanissimo. 

Supplementari 

40 secondi e la Germania bussa alla porta inglese. Lavora bene sull'out di destra la formazione tedesca, cross teso al centro, Pickford devia sul corpo di un rivale, ma sventa, in qualche modo, la minaccia, ritrovandosi poi la sfera tra le mani. Due giri di orologio ed è ancora Germania. Sul fronte opposto, Amiri trova un varco e cerca assistenza nell'area piccola, ma nessuno attacca lo spazio, può tirare un sospiro di sollievo un'Inghilterra alle corde. Il predominio territoriale è teutonico, ma la precisione non sempre è caratteristica che accompagna le sortite dei ragazzi di Kuntz. Abraham riesce a conquistarsi una punizione a metà campo, fondamentale per respirare dopo 10 minuti di apnea. Minuto 102, fuori Haberer, dentro Kohr. L'assalto conclusivo non porta frutti, perché Arnold strozza il tiro in una selva di gambe. La ripartenza inglese è in una ciabattata di Baker, il fischio di Mazeika archivia i primi 15 minuti. 

Boothroyd toglie Holgate e si affida a  Iorfa. Il neo-entrato scodella subito nel mezzo pescando Swift, incornata non premiata da buona sorte. Un brivido per la Germania al min.108. Pollersbeck esce a vuoto e lascia via libera a Chambers, la coordinazione è però difficile e la palla termina alta. Ancora Inghilterra, lob per Abraham, allunga la gamba per il tap-in volante, ma manca l'impatto. Si risveglia, dall'altra parte, Toljan. Una freccia che trafigge i bianchi, ma Amiri buca incredibilmente l'appoggio in rete. Mawson ferma la progressione di Philipp con un fallo, dal limite un piazzato prezioso per la Germania. A due dal termine, Amiri posiziona la sfera, ma va ad impattare sulla barriera. I rigori sono il naturale epilogo. Pollersbeck ipnotizza Redmond, teutonici in finale.

 

 

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About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.