Buonissimo successo del Belgio, che in casa della Grecia vince 2-1 e si conferma prima forza del proprio raggruppamento, piazzando l'allungo decisivo e staccando il pass per i mondiali di Russia 2018. Dopo una prima frazione anonima, i fiamminghi ingranano la marcia, segnando grazie ad un eurogoal di Vertonghen. Pochi minuti dopo, 1-1 di Zeca, a cui fa immediatamente seguito il definitivo vantaggio marcato da Lukaku. Nonostante una prova opaca, dunque, i ragazzi di Martinez vincono e mettono nel mirino il Mondiale, inguaiando gli ellenici. 

Padroni di casa che scendono in campo adottando un coperto 3-5-2. Davanti a Karnezis, terzetto difensivo composto da Tzavellas, Sokratis e Manolas, affiancati dai fluidificanti Stafylidis e Maniatis. In mediana, Tziolis, sostenuto dalle mezz'ali Zeca e Samaris. Dietro all'unica punta Donis, infine, Fortounis. Consueto 4-2-3-1, invece, per gli ospiti, che si affidano all'estro di Carrasco, De Bruyne e Mertens alle spalle di Romelu Lukaku. Poche sorprese negli altri ruoli, dove Alderweireld e Vermaelen proteggono Courtois. Sulle fasce, Meunier e Vertonghen, mentre sono Dembele e Fellaini i mediani incaricati di spezzare la manovra avversaria.

Primo tempo molto equilibrato, con la Grecia capace di difendersi bene e di bloccare l'estro offensivo belga, spesso meno pungente in atto rispetto a quanto affermato in potenza. Al 18' prima occasione per i ragazzi di Skibbe, con Stafylidis che conclude violentemente trovando però solo il palo, facendo rammaricare i molti tifosi presenti al Georgios Karaiskakis Stadium. Lo spavento non scuote però il Belgio, che continua a vivacchiare creando relativamente poco. Al 25', gli uomini di Martinez ci provano con Vertonghen, che trova però la decisa risposta di Karnezis. L'idea del difensore è l'unico vero squillo belga di tutta la prima frazione, che scorre verso la propria fine registrando solo due altre occasioni: al 28' manca di poco il goal De Bruyne, dieci minuti dopo è sempre il calciatore del Manchester City a mettersi in evidenza, vedendo però deviato in corner il proprio tiro.

Seconda frazione più nervosa, con tre cartellini nei primi minuti. La prima chance dei secondi quarantacinque capita sulla testa di Tziolis, che al 53' manda alto e da ottima posizione un pallone molto invitante. Cinque minuti dopo, poi, Zeca viene pescato in offside, con buona pace dei difensori avversari. Subendo senza battere ciglio, il Belgio passa in vantaggio alla prima occasione, spezzando le operazioni difensive elleniche. Autore del prezioso 0-1 al minuto numero settantuno, Jan Vertonghen, che ringrazia Dembele proponendo un bolide imparabile dal limite dell'area. Poco male, comunque, per i padroni di casa, che appena tre minuti dopo fanno esplodere i propri tifosi con Zeca, che conclude di testa una bella manovra offensiva.

Nonostante un 1-1 che dovrebbe naturalmente portare ad una fase di studio, la sfida valida per i prossimi Mondiali muta incredibilmente ed ancora al 75' e grazie al solito Lukaku, imperioso nello stacco di testa e sempre preciso quando c'è da insaccare la palla. La rete del 2-1 abbatte definitivamente la Grecia, che fino al novantesimo non crea più alcun pericolo. Nel Belgio, invece, si mette in luce Dries Mertens, che al 90' sbaglia una chance pressoché clamorosa. La gara termina dunque con il successo del Belgio, che sale a quota 22 e si mantiene al comando del proprio girone: le ultime due gare saranno di pura accademia e gestione. Migliore in campo per i padroni di casa, Zeca. Per gli ospiti in evidenza Vertonghen

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.