Aubameyang ferisce ancora. Il Borussia Dortmund si prende der klassiker tra le mura amiche, battendo con il minimo risultato il Bayern Monaco grazie a una rete del gabonese all'11', accorciando le distanze in classifica a 3 punti ma rimanendo sempre a -6 dalla vetta, ora occupata in solitaria dal RB Lipsia. Partita di un'intensità pazzesca, a tratti anche frenetica, ma non per questo meno spettacolare. Gli ospiti pagano un pizzico di supponenza, ma la vittoria del BVB è strameritata.

La festa del Borussia. | Fonte immagine: Twitter @FCBayern
La festa del Borussia. | Fonte immagine: Twitter @FCBayern

Il solito 4-3-3 bavarese non prevede la presenza di Robben e Vidal, tornati acciaccati dalla pausa, così in avanti trova spazio Ribery insieme a Muller e Lewandowski, mentre gli interni di centrocampo sono Kimmich e Thiago Alcantara. La risposta di Tuchel è una sorta di squadra spaccata a metà, con il solo Weigl in mediana: Schurrle e Gotze danno supporto alle due punte Ramos e Aubameyang, con i due terzini Piszczek e Schmelzer a fare tutta la fascia e tre difensori dietro.

Il Dortmund inizia decisamente con un miglior piglio, muovendosi bene senza palla e trovando un Gotze revitalizzato, voglioso di pungere contro la sua ex squadra. Ce la fa all'11', quando un suo cross basso dalla destra viene capitalizzato dal tocco sul primo palo del solito Aubameyang, lucido nel mettere la punta sull'assist del compagno e fare 1-0. Match di un'intensità indescrivibile, ma il Bayern subisce tremendamente il pressing avversario, il quale porta come conseguenza le ripartenze: dopo uno stupendo scambio tra le due punte, senza nessuno in mezzo a concretizzare, arriva anche la fuga di Aubameyang, sul cui cross Schurrle non riesce a girare in porta.

Aubameyang festeggia a modo suo il gol del vantaggio. | Fonte immagine: Twitter @BVB
Aubameyang festeggia a modo suo il gol del vantaggio. | Fonte immagine: Twitter @BVB

I minuti passano e il Dortmund non compie un passo indietro, allungando anche la gamba più del consentito in diverse circostanze: la partita resta fisica e di rara intensità. I gialloneri perdono però lucidità sul finire del primo tempo, non riuscendo a sfruttare contropiedi e sbagliando diversi passaggi di troppo. L'occasione migliore per i ragazzi di Ancelotti arriva al 40': Lahm crossa al volo in allungo dalla linea di fondo pescando al centro la rovesciata di Thiago Alcantara, destinata però al fondo. Nel finale di primo tempo gli ospiti salgono quasi letteralmente in cattedra, creado di più e rendendosi pericolosi, compreso un bel colpo di testa di Hummels facile preda di Burki.

Ripresa che comincia sugli altissimi ritmi dell'avvio di prima frazione, solo nei primi cinque minuti le squadre si dividono equamente quattro ottime occasioni, una in particolare salvata da un'uscita di Burki che leva la palla in volo dalla testa di Lewandowski. Il portiere svizzero non può invece nulla sul tacco di Ribery al 55', ma viene salvato dalla bandierina alzata del guardalinee che ferma l'azione. Il Bayern però continua a illuminare, tanto che Xabi Alonso all'ora di gioco si inventa un sinistro dal limite che si stampa in pieno sulla traversa a estremo difensore battuto; meno fortuna ha invece Douglas Costa, subentrato a Kimmich, perchè la sua conclusione il montante lo sorvola.

Kimmich e Schurrle a contrasto. | Fonte immagine: Twitter @BVB
Kimmich e Schurrle a contrasto. | Fonte immagine: Twitter @BVB

Il Bayern gioca e macina, ma rischia di pagare la superficialità di Alonso a 20 dal termine: Aubameyang si invola verso la porta dopo un errore da matita rossa del basco, concluendo però centralmente da solo di fronte a Neuer. Nel finale subentra anche del nervosismo, con Ribery protagonista in mezzo alla mischia. Mancano però le occasioni, e il passare dei minuti sembra premiare il Borussia, spalleggiato anche dalla sorte: Lewandowski nel terzo di quattro minuti di recupero arriva a incornare in piena area, sfiorando solo il palo. E' anche l'ultima occasione del match: 1-0 Dortmund, Ancelotti cade ancora in un big match.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]