Il Bayern Monaco è campione di Germania per la quinta volta consecutiva. Dopo lo 0-0 del Lipsia nel pomeriggio, i biancorossi non deludono e vincono con un rotondo 0-6 sul campo del Wolfsburg, festeggiando nuovamente in trasferta il titolo, per la terza volta negli ultimi quattordici anni alla Volkswagen Arena. La conquista del secondo trofeo per Carlo Ancelotti, dopo la Supercoppa conquistata ad agosto contro il Borussia Dortmund, coincide con la prima vittoria dopo cinque gare di digiuno. Dall'altra parte, invece, i lupi sono sempre più a rischio retrocessione: il margine di quattro punti potrebbe non bastare, soprattutto visto il momento nero.

Fonte immagine: Twitter @FCBayern
Fonte immagine: Twitter @FCBayern

Le scelte - Ancelotti punta sul 4-2-3-1 ribaltando il centrocampo: fuori Xabi Alonso e Vidal, dentro Kimmich e soprattutto Muller, che agisce da trequartista alle spalle di Lewandowski. Difesa confermata - senza Boateng, neanche in panchina -, avvicendamento francese sulla sinistra, dove Coman rileva Ribery per scelta tecnica. 4-5-1 invece per Jonker, tutto da interpretare: Ricardo Rodriguez rientra e fa il centrale di difesa, a sinistra c'è Gerhardt. Luiz Gustavo torna in mediana con Bazoer e Arnold, a destra in difesa va Blaszczykowski, mentre Didavi e Horn volano sugli esterni alti per rifornire Gomez.

Fonte immagine: Twitter @Bundesliga
Fonte immagine: Twitter @Bundesliga

Tre minuti di fuoco - Dopo cinque gare senza vittorie, il Bayern chiarisce dal primo secondo di gioco le proprie intenzioni, spingendo sull'acceleratore, ma trovando una buona opposizione difensiva dei padroni di casa, che sì rischiano, a conferma delle difficoltà difensive, non si fanno però schiacciare e tengono il baricentro alto. Serve un colpo da maestro di Alaba, al 19', per sbloccare la situazione: magistrale la sua punizione dai venticinque metri a giro, che si insacca a fil di palo. I lupi cercano di restare con la testa nella gara, aggrapparsi a due miracoli di Casteels per rimanere in piedi; l'azione nasce da un errore in disimpegno di Blaszczykowski che, pressato da Coman, serve in orizzontale al limite dell'area il suo compagno, ma di nazionale, Lewandowski, il quale si libera col destro, trovando la parata in allungo del portiere olandese. Non è finita, perché Muller anticipa tutti e prova il tap-in, ma ancora Casteels, riposizionatosi, salva di riflesso.

La deliziosa traiettoria indovinata da Alaba per lo 0-1.

Giustiziere - La gara scorre in maniera animata, ma gli uomini di Jonker evidenziano le proprie lacune sotto porta: riescono ad arrivare negli ultimi venticinque metri avversari - notevole un tentativo di gol dalla linea di fondo di Gomez dopo 10 minuti - ma mancano di cinismo, come dimostrano un paio di tentativi mancati da Arnold e Didavi. La mazzata sulle speranze del Wolfsburg la piazza il solito Robert Lewandowski, al 36', sfruttando un ottimo lavoro di Muller sulla linea di fondo: il polacco si smarca in area, riceve, guarda l'incrocio e lo centra col destro di precisione. Il copione si ripete all'ultimo giro d'orologio del primo tempo, con la complicità di Coman e dell'inguardabile difesa del Wolfsburg, anche se questa volta l'ex Dortmund conclude di sinistro all'angolino basso, a pochi metri dalla porta.

Ripresa con gol - Con un Vieirinha in più e un Blaszczykowski (disastroso) in meno, il secondo tempo prende il via e regala subito due emozioni, una per parte: la difesa del Bayern infatti sbanda e lascia spazio a sinistra, dove si infila Didavi, che poi cerca sul secondo palo Bazoer, ma l'olandese è in leggero ritardo all'impatto col pallone. Puntualissimo, invece, Alaba, che vede uno splendido sinistro fermarsi sull'incrocio dei pali. Dopo una lunghissima fase di gestione, al 66' gli uomini di Ancelotti tornano ad offendere, con un'iniziativa di Robben, la solita iniziativa di Robben, che rientra sul sinistro e dal limite trova il rasoterra vincente sul primo palo: 0-4 e titolo in cassaforte.

Follia Luiz Gustavo e doppia batosta - Scorre sul velluto la gara per il Bayern, mentre il Wolfsburg finisce per rovinarsi, rimanendo anche in 10 per un minuto di pazzia di Luiz Gustavo: commette fallo, calcia via la palla con rabbia, si vede sventolare sotto al naso il secondo giallo, inizia ad applaudire con una qual certa foga e deve essere trattenuto anche dagli avversari, per poi venir accompagnato fuori dal campo dal suo allenatore. Oltre al danno, la beffa, perché dalla punizione che ne sussegue Kimmich manda in porta Lewandowski, che coglie il palo, ma sulla respinta c'è Muller a scrivere 0-5. Manda definitivamente i titoli di coda, chiudendo il set, Kimmich in diagonale, poi Casteels mette le mani su un colpo di testa Muller per evitare che il passivo peggiori.

Il Bayern Monaco vince così il campionato tedesco per la ventisettesima volta, la quinta consecutiva mettendo dieci punti di divario tra sé ed il Lipsia, con sole tre giornate da giocare. L'aritmetica premia Ancelotti, scaccia i fantasmi dopo le eliminazioni dagli altri trofei e fa tornare il sorriso ai tifosi in Baviera. Volano fiumi di birra, sul campo di un Wolfsburg che non si riconosce più.

VAVEL Logo
About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]