Leverkusen - Colonia 2-2

14' Jojic (C), 49' Klunter (C), 60' Kiessling (L), 71' Pohjanpalo (L).

Leverkusen (4-4-2) - Leno; Henrichs, Tah, Jedvaj, Wendell; Havertz (86' Bailey), Baumgartlinger, Aranguiz (57' Kampl), Brandt; Kiessling, Hernandez (68' Pohjanpalo). All. Korkut

Colonia (4-3-3) - Horn; Klunter, Sorensen, Subotic, Heintz; Jojic (76' Rausch), Lehmann, Hector; Zoller (46' Osako), Modeste, Bittencourt (57' Hoger). All. Stoger

Derby bellissimo, ricchissimo di emozioni, tra Leverkusen Colonia. La contesa si risolve con un 2-2 che piace poco a entrambe, sia per l'evoluzione della gara che per la classifica. I padroni di casa sono vicinissimi ad evitare anche il playout, i padroni di casa rimangono al settimo posto, l'Europa potrebbe complicarsi.

Stoger conferma in toto l'undici che ha battuto il Werder Brema per 4-3 una settimana fa, mentre Korkut rispolvera Hernandez in avanti e continua a tenere Bellarabi in panchina.

La gara si apre anticipando un duello che sarà una costante: di testa Kiessling, Horn si distende. Il capitano del Bayer ci riprova, di nuovo l'estremo difensore del Colonia per due volte è strepitoso a parare. I suoi sforzi vengono ripagati da Jojic e dalla fortuna, perché un destro da fuori dell'ex Dortmund subisce un deviazione sfortunata di Jedvaj e beffa Leno: 0-1. Hernandez tenta di pareggiare, ma pecca di precisione, mentre il suo partner d'attacco Kiessling continua a sbattere sul muro eretto da Horn: terza incornata della punta, nuovo miracolo; poi, sul prosieguo, ci riprova, trovando il palo. Prima dell'intervallo nuova opportunità per il Chicharito, l'estremo ospite è nuovamente provvidenziale.

Fonte immagine: Twitter @bayer04fussball
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Il Leverkusen sbatte, il Colonia vola: quattro giri di lancette nella ripresa e Klunter si inventa il gol della vita, saltando quattro uomini in uno slalom da centrocampo e calciando forte, palla che passa sotto il corpo di un pessimo Leno e finisce in rete. Modeste va poi due volte vicino allo 0-3, poi all'ora di gioco Kiessling riesce finalmente a segnare con un colpo di testa in tuffo a centro area, facendo 1-2 e riaprendo la gara, pareggiata al 71' dal neo-entrato (da tre minuti!) Pohjanpalo con una grande incornata sul primo palo. Nel finale non ne ha più il Colonia, il Leverkusen prende fiducia e va a un palo di distanza dal miracolo, colpito da Bailey dal limite. Termina in parità una sfida strabiliante.

Darmstadt - Hertha 0-2

14' Kalou (H), 28' Torunarigha (H).

Darmstadt (4-2-3-1) - Heuer Fernandes; Sirigu, Banggard, Sulu, Holland; Kamavuaka (35' Rosenthal), Ham. Altintop; Heller (84' Gorka), Gondorf, Vrancic (64' Stroh-Engel); Platte. All. Frings

Hertha (4-2-2-2) - Jarstein; Pekarik, Stark (82' Baak), Torunarigha, Plattenhard; Darida, Allan; Esswein (63' Weiser), Haraguchi; Ibisevic, Kalou (90' Maier). All. Dardai

L'Hertha Berlino interrompe la striscia di 9 sconfitte esterne consecutive, vincendo 0-2 sul campo del già retrocesso Darmstadt e facendo un enorme passo avanti verso l'Europa League, riprendendosi il quinto posto solitario.

Sceglie ancora i fedelissimi Frings, che non cambia nonostante il verdetto negativo già rimediato. Dardai in emergenza ritrova Stark in mezzo: pesano le squalifiche di Brooks e Langkamp. Offensivo 4-2-2-2 per l'ungherese. 

Fonte immagine: Twitter @herthaBSC_EN
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Ottima partenza dell'Hertha, che prova a mettere da subito le cose in chiaro: Darida e Haraguchi impegnano Heuer Fernandes, Kalou lo buca al 14', incornando un cross da destra per firmare il vantaggio ospite. Sempre di testa il raddoppio, Torunarigha su azione da palla ferma realizza il primo gol in Bundesliga in carriera e mette in discesa la gara. Il primo quarto d'ora della ripresa vede un Darmstadt volenteroso cercare di rimettere in piedi la gara, ma Rosenthal e Platte non inquadrano lo specchio, mentre dall'altra parte un tentativo Esswein si stampa sulla traversa. Si va verso gli ultimi minuti con un paio di interventi del portiere di casa. Finisce 0-2, il pubblico di casa del Darmstadt saluta l'ultima gara interna stagionale in Bundes, essendo la squadra già condannata. Sale a 49 la compagine di Dardai.

Schalke - Amburgo 1-1

25' Burgstaller (S), 90+2' Lasogga (A).

Schalke (4-4-2) - Fahrmann; Kehrer, Howedes, Nastasic, Kolasinac; Coke, Goretzka, Bentaleb (90+1' Geis), Caligiuri (61' Avdijaj); Burgstaller, Huntelaar (80' Stambouli). All. Weinzierl

Amburgo (4-2-3-1) - Mathenia; Diekmeier (85' Lasogga), Papadopoulos, Jung, Ostrzolek; Janjicic (78' Gregoritsch), Sakai; Jatta (72' Waldschmidt), Holtby, Kostic; Wood. All. Gisdol

Pareggio clamoroso tra Schalke Amburgo, in una partita esplosa nel finale dopo una ripresa fiacca. Finisce 1-1, finisce con la salvezza dell'Amburgo, che ora deve evitare il playout. Beffati i minatori, che devono fermare il sogno Europa.

Varia Weinzierl, che passa al 4-4-2 con le due punte di peso Burgstaller e Huntelaar. Coke va alto a destra, con Kehrer terzino alle sue spalle. Jung prende il posto dello squalificato Mavraj nell'undici di Gisdol, che lancia i giovani Jatta e Janjicic tra mediana e trequarti.

La prima botta della gara è di Ostrzolek, para facile Fahrmann; deve invece solo guardare Mathenia su un colpo di testa, largo, di Howedes. Meglio lo Schalke all'inizio, poi prendono fiducia gli ospiti, ma i minatori sono cinici e passano al 25': cross di Bentaleb, Burgstaller svetta sopra tutti e incorna il vantaggio. L'ex Norimberga potrebbe anche raddoppiare dopo la mezz'ora, ma sbaglia un clamoroso tocco ravvicinato dopo il palo colpito da Huntelaar di testa. Wood prova a scuotere i suoi a sei dall'intervallo, lavora bene il pallone ma spara in curva da buona posizione.

Fonte immagine: Twitter @HSV_English
Fonte immagine: Twitter @HSV_English

Ripresa che si apre, come il primo tempo, con una parata di Fahrmann su Ostrzolek, e prosegue con una buona occasione sciupata da Bobby Wood, prima di entrare in una fase centrale di stanca, in cui da segnalare c'è solo la standing ovation per Huntelaar, ai saluti alla Veltins Arena. Il finale si riaccende, perché l'Amburgo si vede costretto a vincere: ancora Wood avrebbe la palla del pari, ma la calcia fuori per un nonnulla. La porta la centra invece Lasogga, al secondo di recupero: una serie di rimpalli premia l'attaccante sul secondo palo, che trova il primo gol stagionale e tiene in vita l'Amburgo, a quota 35, anche con brivido finale, visto che viene annullato un gol a Kolasinac (palla uscita sulla traiettoria del corner incornato). La salvezza è cosa fatta per Gisdol, ora resta da evitare il playout.

Friburgo - Ingolstadt 1-1

31' Philipp (F), 43' Lezcano (I)

Friburgo (4-4-2) - Schwolow; Ignjovski, Gulde, Kempf, Gunter; Bulut (57' Grifo), Hofler, Abrashi, Haberer; Niederlechner (63' Petersen), Philipp (75' Stenzel). All. Streich

Ingolstadt (3-4-2-1) - Hansen; Matip, Bregerie, Tisserand; Hadergjonaj (62' Kittel), Cohen, Roger (62' Morales), Suttner (87' Jung); Leckie, Gross; Lezcano. All. Walpurgis

L'Ingolstadt è retrocesso in 2.Bundesliga. Fatale è il pareggio sul campo del Friburgo per 1-1. Complice il gol di Lasogga a Gelsenkirchen, i punti di distacco diventano 4, irrecuperabili in una giornata.

Sia Streich che Walpurgis se la giocano con gli uomini migliori a propria disposizione: solito 4-4-2 tattico da una parte, 3-4-3 dall'altra, senza assenti eccellenti.

Ingolstadt che approccia meglio la partita e crea un paio di situazioni da gol interessanti. Al primo vero squillo, però, i padroni di casa passano, con l'enorme complicità della difesa di Walpurgis che permette a Philipp di fuggire e incrociare l'1-0 in piena area. Sul finire di primo tempo, Tisserand si fa perdonare inventandosi un break che impegna Schwolow: sulla respinta c'è la testa di Lezcano che fa 1-1.

La rete offre nuova fiducia alla squadra ospite, che si riversa in avanti e tenta un vero e proprio assedio alla porta di Schwolow, fresco e reattivo nel respingere i tentativi avversari. Streich inserisce anche Grifo e Petersen, arrivando anche a impensierire a più riprese Hansen, ma nel finale torna a rischiare. Termina comunque in parità, l'Europa per il Friburgo rimane ancora alla portata, mentre l'Ingolstadt saluta la compagnia.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]