Il Brasile ipoteca un posto sull'aereo che dal Sud America porta direttamente in Russia, per il mondiale 2018: nella tredicesima giornata del girone unico di qualificazione Conmebol, Tite raccoglie la settima vittoria in altrettanti match, espugnando l'ostico campo dell'Uruguay e portandosi a +7 sulle inseguitrici. Mancherebbe solo la matematica a supportare la Seleçao, che si appoggia a Paulinho (tripletta) e Neymar per rimontare il vantaggio realizzato su rigore da Cavani, chiudendo così l'1-4 che congela Montevideo. Festa rovinata per Tabarez, allenatore con più presenze sulla panchina di una Nazionale (168), ma sconfitto e costretto a guardarsi le spalle.

La gioia di Paulinho. | Fonte immagine: Twitter @BrazilStat
La gioia di Paulinho. | Fonte immagine: Twitter @BrazilStat

Le scelte - Tite rispetta le previsioni della vigilia, inserendo Firmino al posto dell'infortunato Gabriel Jesus e rispolverando Casemiro - all'esordio da titolare con il nuovo Ct - in mezzo al campo. Per il resto, nessuna modifica nel 4-3-3. Doppia assenza decisamente pesante invece per Tabarez, che non può contare su Suarez per squalifica (sostituito da Rolàn) e su Fernando Muslera per la stessa ragione: tra i pali chance per Silva.

Pronti-via e, dopo nemmeno duecento secondi, Neymar spacca il campo, accelerando centralmente e aprendo per Coutinho, sul cui cross non arriva la deviazione di Firmino sotto porta. Il grave errore della punta del Liverpool viene pagato al 9', quando Cavani si procura e realizza il rigore del vantaggio: l'uruguagio anticipa Alisson, che lo stende, ma la responsabilità è del retropassaggio scellerato di Marcelo, col petto. Il penalty è perfetto, incrociato col destro all'angolino basso, e vale l'1-0 Celeste.

L'Uruguay trae fiducia dalla rete, continuando la propria opera di pressing a tutto campo, ma il tasso tecnico verdeoro si fa sentire, tanto da valere il pareggio al 19'. A iniziare l'azione è Neymar, che raccoglie un appoggio errato di Sanchez, per accentrarsi e servire Paulinho, che da oltre 25 metri controlla e scaraventa un destro secco all'incrocio dei pali, imparabile per Silva.

La partita gira ancora, il Brasile attacca la spina e comincia a giocare a calcio alla propria maniera, sfiorando il 2-0 al 32', quando Dani Alves spennella dal limite con l'esterno, sbuca Casemiro, che controlla di petto in piena area e calcia, trovando la respinta di Silva. Si affidano ai piazzati i padroni di casa, Vecino da ottima posizione non inquadra lo specchio sul pallone crossato dalla destra. Le compagini rientrano negli spogliatoi in perfetta parità, sia nelle occasioni che nel punteggio.

La gioia di Paulinho. | Fonte immagine: Twitter @br_uk
La gioia di Paulinho. | Fonte immagine: Twitter @br_uk

L'avvio di ripresa porta in dote una nuova verve alla Celeste, la quale torna ad allungarsi per infastidire la prima impostazione della Seleçao. Affiora anche del nervosismo, con Marcelo che rifila un pestone sulla schiena a Sanchez, inspiegabilmente non sanzionato dall'arbitro, che lascia correre. Succede di meglio invece quando la palla passa tra i piedi di Neymar: si procura e calcia una punizione che Silva respinge. Il portiere uruguagio non può però nulla quando, al 51', Paulinho spedisce in vantaggio il Brasile, con un tap-in susseguente ad una parata complicata dell'estremo difensore di casa, su una bella giocata di Firmino.

Non molla la presa l'Uruguay, che si guadagna diverse chances su punizione dal limite, la più pericolosa la batte il tuttofare Cavani al 62', trovando le mani di Alisson. Il portiere della Roma va anche in presa su un colpo di testa di Stuani pochi secondi dopo. I verdeoro non perdono smalto, cercano anzi di sfruttare le pause dei padroni di casa per farsi rivedere in avanti, illuminati dalla stella di Neymar, che arriva anche a chiudere la gara con un pallonetto delizioso, al 74', lanciato dalle retrovie da Miranda, forse anche involontariamente.

Tabarez prova le mosse della disperazione, lanciando nella mischia anche Abel Hernandez, ma la gara è saldamente avviata sui binari che la conducono in terra brasiliana. Il sigillo finale lo piazza ancora Paulinho, che di petto appoggia in rete una deliziosa palla di Dani Alves, timbrando l'1-4 in pieno recupero. Settima vittoria in sette partite per Tite, la sua Nazionale cresce sempre di più, e fa paura. La Celeste ritorna invece nel nutrito gruppo alle spalle degli odierni avversari.

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About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]