Nona vittoria in fila e primo posto nel girone matematico: il Brasile di Tite è una macchina da guerra inarrestabile. Seppur con la qualificazione a Russia 2018 già in tasca da mesi, la seleçao batte per 2-0 l'Ecuador a Porto Alegre, non senza faticare per la verità, ma dominando e cambiando marcia nella ripresa. Con un ritocco all'undici iniziale, i verdeoro battono una tri che si mantiene ancora in corsa a quota 20 punti, ma che raccoglie la terza sconfitta consecutiva.

La prima grande occasione la genera un Paulinho ispiratissimo nel liberarsi tra tre uomini e calciare di potenza, trovando le mani di Banguera, decisivo anche più avanti, intorno alla mezz'ora su Gabriel Jesus, mentre Willian con un destro dal limite va a sfiorare il palo. L'Ecuador si fa vedere pochissimo, ma rischia di passare con Gaibor: due palle perse in fila da Dani Alves mettono in difficoltà Alisson, il numero cinque calcia però alto.

Nella ripresa scende in campo un altro Brasile per atteggiamento e convinzione: il terzino del Psg inizia a spingere e regala due ottimi traversoni, su uno di questi stacca Gabriel Jesus trovando ancora Banguera. Servono anche alcuni salvataggi miracolosi della difesa Ecuadoriana per impedire ai padroni di casa di passare. Si gioca anche la carta Coutinho Tite, inizialmente in panchina per Willian, ma è un calcio piazzato che permette di sbloccare: Paulinho riceve tutto solo a centro area, controlla e batte di potenza con il destro centrando la porta, senza lasciare scampo al portiere. Al 69' è 1-0 e la seleçao inizia a giocare sul velluto, con Banguera chiamato al doppio miracolo su Willian e su Neymar.

A un quarto d'ora dal termine la chiude Coutinho, che raccoglie uno splendido assist di testa - con sombrero annesso - di Gabriel Jesus per fare fuoco e scrivere il 2-0 finale. Brasile che vola a 36 punti, resta a 20 l'Ecuador, a -3 dal quinto e dal quarto posto occupati da Cile e Argentina. Non tutto è perduto per Quinones e i suoi, che lasciano Porto Alegre senza punti in tasca, ma senza nemmeno rimpianti.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]