3-0 con il Montpellier, ma non a favore. Il PSG di Emery nell'ultimo turno di campionato ha incassato una sconfitta pesante in trasferta che ha caricato di nuova pressione la sfida di Champions League contro il Ludogorets. Sulla carta non ci dovrebbe essere partita fra due formazioni molto diverse tra loro sotto ogni punto di vista, ma non è la prima volta dal suo arrivo in Francia che Unai Emery viene messo nel mirino.

Nella conferenza stampa di presentazione di questa sfida, lo spagnolo è stato chiaro rispetto all'atteggiamento che la squadra dovrà avere in Europa: "Dobbiamo dimenticare la sconfitta contro il Montpellier, pensando solamente a quello che abbiamo fatto di positivo. Vogliamo arrivare primi nel nostro girone di Championas League. Sono soddisfatto della squadra, i giocatori stanno lavorando bene." Perfino uno come Di Maria non è stato risparmiato dalle critiche, ma Emery difende l'ex Real: "È un giocatore importante per noi, ha giocato alcune buone partite, altre meno positive e sono convinto possa fare ancora di più. Anche il resto della squadra deve aiutarlo a trovare quella fiducia per rendere al meglio delle proprie possibilità. Anche io devo lavorare per lui con questo obiettivo nella mia mente."

C'è spazio anche per qualche indicazione sugli indisponibili in vista delle scelte di formazione: "Kurzawa ha giocato una buona partita Sabato, anche Maxwell è a disposizione, dovrò fare una scelta. Pastore e Rabiot, invece, non saranno entrambi a disposizione e Verratti è squalificato. Dovremo valutare anche Thiago Motta, ha avvertito un piccolo problema fisico al termine della gara di campionato." Secondo qualcuno, poi, l'amore partenza di Ibrahimovic ha lasciato un vuoto a livello di personalità che nessuno ha ancora colmato. Emery dice la sua anche su questo argomento: "Thiago Silva, Thiago Motta e Matuidi sono degli ottimi leader nello spogliatoio. Sono molto importanti per il club, per me e per i loro compagni. Anche gli altri sono importanti ovviamente, ma loro tre sono giocatori chiave per trasmettere i miei messaggi alla squadra."

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Francesco Nas
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni