"Voglio dei gladiatori. Voglio dei combattenti. Voglio i miei giocatori. E' la partita più importante della storia del club". 

Il monito di Claudio Ranieri è fermo, deciso. Il tecnico italiano rivuole il suo Leicester e, domani sera, nell'andata degli ottavi di finale della Champions League, spera di rivedere lo spirito delle serate magiche della passata stagione. Non sarà facile, tuttavia, in casa di un Siviglia di Jorge Sampaoli che incute timore, spinto soprattutto dalla forza del Ramon Sanches Pizjuan. Alla vigilia dell'incontro il tecnico ha presentato i temi dell'incontro in conferenza stampa, guardando anche al tipo di partita da fare. 

"Domani pensiamo a noi, alla nostra partita da fare, al nostro tipo di calcio da offrire. Rispettiamo tantissimo il Siviglia ed il loro gioco, ma non possiamo scendere in campo pensando a loro. Guardiamo soltanto a noi, anche se non veniamo da un grande periodo abbiamo fiducia nelle nostre potenzialità".

Ed ancora, guardando in casa degli spagnoli, Ranieri commenta così la qualità tecnica dei suoi avversari, oltre ad analizzare il lavoro di Sampaoli e della dirigenza andalusa: "Sampaoli è un grandissimo allenatore, sta lavorando davvero molto bene. Ha una grande squadra a disposizione. Dovremo dare il massimo per provare a metterli in difficoltà. Il club? Cambia l'allenatore, ma sono sempre al top. Emery è la storia qui, ma da quando è arrivato Jorge non è cambiato nulla. La squadra gioca bene, la gente è contenta, stanno facendo un lavoro fantastico, sono degli avversari fortissimi. Inoltre hanno la spinta di una città calorosa, di un pubblico fantastico, ma siamo abituati a questo tipo di atmosfera, anche in Inghilterra è così". 

Si parla anche, ovviamente, dell'aspetto mentale, più di quello tecnico, con il quale la sua squadra deve affrontare il match. Ranieri spiega così il momento, provando a spostare l'attenzione da quella che è la situazione del club in Premier League: "Ho chiesto ai miei giocatori di provare ad essere forti mentalmente, di aiutarsi gli uni con gli altri, di non pensare all'Arsenal, di pensare al Siviglia e di essere concentrati per novanta e più minuti. Non pensiamo al campionato, alla salvezza, anche se siamo messi male, ma soltanto a domani, poi guarderemo avanti e alla gara di ritorno. Tutto quello che abbiamo fatto lo scorso anno, di bene, lo stiamo scontando quest'anno. Quel che facciamo, lo facciamo male". 

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