Disputando una sfida onesta e cinica, seppur condita da qualche rischio di troppo, buona prova del Bayern Monaco, che inizia la propria Champions League nel migliore dei modi, battendo cioè un Anderlecht volenteroso ma di fatto troppo inferiore al collettivo di Ancelotti. Segnando quasi subito con Lewandowski, che dal dischetto ringrazia l'espulso Kums per il fallo da ultimo uomo, i bavaresi ringraziano la Dea Bendata in almeno due occasioni, trovando poi il 2-0 con Thiago Alcantara e controllando fino al triplice fischio di Tagliavento. Onore, comunque, al collettivo belga di Weiler, che nel finale subisce il 3-0 di Kimmich, punizione forse troppo pesante. 

Padroni di casa che scendono in campo con il classico 4-2-3-1: davanti a Neuer, difesa a quattro composta da Kimmich, Javi Martinez, Sule e Rafinha. In mediana, Alcantara e Tolisso, incaricati di sostenere la folta trequarti formata da Robben, James Rodriguez e Ribery. Davanti, il confermatissimo Lewandowski. Coperto 5-4-1, al contrario, per gli ospiti, che piazzano Spajic, Kums e Deschart davanti a Sels. Sulle fasce, i fluidificanti Chipciu e Najar, pronti a sovrapporsi a Stanciu ed Hanni. Perno dell'attacco, Teodorzcyk, sostenuto dal giovane Dendoncker e da Trebel.

Sfida subito a forte tinte bavaresi, con il Bayern Monaco pronto a pressare i modesti avversari. Tale atteggiamento intimidatorio conduce al primo scossone di gara, quando uno scellerato Sven Kums spinge Lewandowski lanciato a rete, costringendo Tagliavento al rosso ed al penalty. Dal dischetto, al minuto numero dodici, non sbaglia il polacco, che spiazza Sels facendo esplodere il pubblico della Fußball Arena München. Tre minuti dopo, ancora il 9 di casa pericoloso, il cui stacco di testa termina però di pochissimo fuori. Evitando di sparare sulla croce rossa, il Bayern non pressa eccessivamente sull'acceleratore, controllando per tutto il primo tempo e mettendo alle corde il povero Anderlecht, vessato dalla cattiva sorte anche a causa dell'infortunio che vede protagonista Najar, sostituito da Appiah al 22'.

Superando senza troppi problemi la mezz'ora di gioco, al trentaduesimo si affaccia Tolisso, che dopo un'azione particolarmente lunga da parte dei suoi tira dalla distanza, blandamente. Due minuti dopo, invece, sventagliata mancina di Arjen Robben, pallone che sfiora la traversa. Il troppo specchiarsi potrebbe però massimamente essere scontata dai padroni di casa, quando è Stanciu a scivolare in area, mancando il preciso impatto con il pallone che, a tu per tu con Neuer, avrebbe potuto sfornare l'1-1. Nonostante i vari intoppi, i ragazzi di Weiler non si arrendono, cercando di impensierire un collettivo a tratti superficiale ma capace di concludere in avanti la prima frazione, con Martinez che al 45' tenta una rovesciata tanto spettacolare quanto poco pericolosa. 

Come prevedibile, il rischio del pari e la strigliata di Carletto negli spogliatoi sveglia i bavaresi, che al 47' potrebbero segnare con Tolisso, il cui tiro viene respinto da Sels. Due minuti dopo però, grande spavento Bayern, quando è Chipchiu a colpire a botta sicura, in area e servito da Hanni, trovando però la traversa e la deviazione in corner di un avversario. Poco male, comunque, per il Monaco, che rassettandosi mentalmente comincia ad attaccare, sfiorando la rete in due precise occasioni: al 52' manda di poco fuori Lewandowski, due minuti dopo è davvero importante la parata di Sels su Sule. Il portiere ospite, ultimo baluardo, è l'unico a duellare alla pari con i più forti avversari, come conferma il miracolo compiuto, in uscita, su Robben

La forza offensiva dei padroni di casa è però troppa, per un solo uomo, ed infatti al 65' tale possanza si conclude con un goal, marcato da un Thiago Alcantara perfetto nell'inserimento e lucido a superare Sels da ottima posizione.  Con la sfida ormai in ghiaccio, il Bayern riprende a giochicchiare, tentando la conclusione soprattutto con Robben, il cui mancino al 69' sfiora per l'ennesima volta i legni. Succede poco altro fino al novantesimo, momento in cui c'è anche spazio per la gioia personale di Joshua Kimmich, bravo a superare Sels in dribbling e a depositare in porta un pallone messogli sul piede da un bel filtrante di Boateng, che dalla trequarti pesca il compagno. La sfida si conclude praticamente qui, con i belga che cedono mestamente le armi. Migliore in campo per i padroni di casa, Sels. Per gli ospiti in evidenza Thiago Alcantara. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.