Bellissima e importantissima vittoria per il Paris Saint Germain, che affonda il Bayern Monaco e allunga in maniera chiara in testa alla classifica del Gruppo B di Champions League. Un successo che per quanto riguarda la formazione allenata da Unai Emery mette da parte per un po' i malumori e le voci che hanno riguardato da vicino alcuni giocatori, in particolare lo strapagato Neymar accusato di troppo individualismo anche sulla questione relativa ai calci di rigore, con il rumor relativo all'offerta di un milione di euro fatta dal club a Cavani per lasciare i penalty all'uruguaiano. Sia l'ex napoletano che il fenomeno brasiliano hanno preso parte alla festa del gol del Parco dei Principi, aperta da un grande Dani Alves che ha dominato in lungo e in largo sulla sua corsia di competenza. E se da una parte il 3-0 finale consente di rasserenare un po' l'aria da respirare, in casa bavarese invece l'aria è particolarmente pesante e potrebbe complicare ancora di più la posizione di Carlo Ancelotti, il quale sta vivendo di certo una delle stagioni più complicate da quando ha intrapreso la carriera da allenatore.

Pronti via, e non si fa quasi in tempo a prendere posto sugli spalti del Parco dei Principi che c'è già da annotare il vantaggio del PSG: due giri e mezzo di lancette, Neymar prende velocità e converge verso il centro, c'è una voragine sulla quale si fionda Dani Alves, che di giustezza batte un Ulreich ancora incerto. Sbloccato subito il punteggio, i francesi comandano le operazioni e proseguono a fare gioco, ma il Bayern Monaco si sveglia e sfiora il pari al 12': corner dalla sinistra, Javi Martinez colpisce di testa e sulla traiettoria si inserisce Muller, ma la difesa di casa salva tutto. Un minuto dopo è ancora il tedesco ad andare vicino al gol, ma la sua voleè non trova lo specchio. Crescono i bavaresi, e con loro anche Areola: al 18' il portiere preferito a Trapp è decisivo sulla potente conclusione di Javi Martinez, arrivata ancora sugli sviluppi di un corner, mentre cinque minuti più tardi blocca comodamente una zuccata di Lewandowski. Paris in difficoltà ma vicinissimo al raddoppio con Cavani, che dopo un gran contropiede incrocia di destro e sfiora il palo. L'appuntamento col 2-0 è solo rimandato: il Matador riceve da uno scatenato Mbappè, voleè nel sette ed esplosione di gioia. L'uruguagio sfiora anche il tris, trovando i riflessi di Ulreich nell'ultima azione del primo tempo.

Cavani-Neymar: è pace?

Si riparte con Ancelotti che toglie un abulico James Rodriguez e uno spaesato Tolisso: dentro Coman e Rudy. È però il Paris Saint Germain a mancare il punto del 3-0 con Neymar, servito ancora da Mbappè ma incapace di trovare lo specchio a tu per tu con Ulreich. Il brasiliano prova a mettersi in partita, al 54' ruba una bella palla sulla trequarti avversaria ed esplode un tiro che si spegne, però, ancora fuori misura. C'è anche il Bayern Monaco in campo, e proprio Rudy prova a rendersi pericoloso con una incursione sventata sul suo palo dall'attento Areola. C'è però un Neymar che si è ormai acceso, e dopo aver impegnato Ulreich su punizione firma la rete che chiude i giochi: siamo al 63', Dani Alves scatta a destra e serve Mbappè, che crossa trovando il liscio di Javi Martinez ma anche la conclusione del brasiliano che batte Ulreich. I bavaresi non ci stanno ma si fanno fermare dalla terna arbitrale, che al 67' annulla giustamente una rete di Vidal: irregolare la posizione dell'ex juventino sulla sponda di Lewandowski, forse eccessivamente altruista nell'occasione. Ventina di minuti per Robben che rileva un Muller calato alla distanza, mentre Emery si gioca i cambi solo nel finale: nell'ordine Mbappè, Thiago Motta e Verratti lasciano il posto a Di Maria, Lo Celso e Draxler, con la partita ormai abbondantemente in archivio.