Poche parole, ma mirate: Rafa Benitez, sotto il fuoco nemico per una vittoria "dubbia" in casa con la Real Sociedad, prova a rasserenare un ambiente complicato come quello Madridista: "Tutti i nostri tifosi devono avere la certezza che daremo il massimo per ottenere nuove vittorie. Vogliamo vincere nuovi titoli per i nostri tifosi e ci metteremo tutto il nostro impegno per ottenerli".

Un momento, quello del Real, non esattamente dei migliori: in generale, un campionato deludente (se non la vinci, la Liga, al Real deludi) che vede 36 punti conquistati in 17 partite, con l'Atlético e il Barcellona a +2 con però i Blaugrana che hanno disputato una partita in meno. I gol realizzati come al solito non sono un problema, ben 45 (2,6 a partita); i veri grattacapi sono in fase difensiva, una cosa fin troppo usuale per le squadre di Benitez, con 16 gol subiti, praticamente uno a partita.

L'ambiente Madridista purtroppo tende troppo spesso a crocifiggere l'allenatore, ma le colpe di Benitez esistono se il Real si trova a stare sotto le aspettative di titolo preposte a inizio stagione dal club.
Problemi ingigantiti dalla corsa del Barcellona, che, sotto l'egida Enrique, vince e diverte, mentre il Real fatica a trasformare giocolieri sublimi in un produttivo insieme. Il Bernabeu non gradisce e fischia.

Colpa o non colpa di Benitez, a Madrid si inizia a pretendere una svolta.