I nostri colleghi di VAVEL UK in settimana hanno avuto il piacere e l'onore di parlare in esclusiva con Ryan Babel, ala olandese che ha vestito, tra le altre, le prestigiose maglie di Ajax e Liverpool.

Il classe 1986 è arrivato giovanissimo nel calcio che conta e negli ultimi anni ha fatto fatica a ritrovare la sua dimensione: dopo un'altra parentesi ai Lancieri e il passaggio in Turchia, al Kasimpasa, il presente e il futuro dicono Al-Ain, negli Emirati Arabi Uniti.

Nell'intervista si parla tanto dei suoi allenatori, in particolare Rafa Benitez e Ronald Koeman, ma anche di temi del presente del Liverpool: su tutti i nomi di Roberto Firmino e di Raheem Sterling, appena passato al Manchester City.

D: Ronald Koeman, attualmente l'allenatore del Southampton, ti fece debuttare appena 17enne. Ripensandoci ora, quanta influenza ha avuto Koeman sulla tua carriera, e ti senti ancora in debito con l'Ajax per averti dato l'opportunità di entrare nel mondo del calcio?

R: Ronald Koeman sarà sempre un manager speciale per me, per avermi dato la possibilità di esordire in prima squadra.

D: Dopo il Campionato europeo 2007 Under21 tu e Royston Drenthe vi stavate trasferendo in due tra i più grandi club del mondo, avete giocato superbamente. Tuttavia, dall'altro lato, nessun giocatore ha continuato a lasciare il segno con la prima squadra olandese. Come mai?

R: Penso che il tempismo ha giocato un ruolo determinante, così come anche un po' di fortuna.

D: Hai fatto il tuo trasferimento in Inghilterra al Liverpool, in giovane età. Hai mai avuto dubbi su quel passaggio?

R: No, perché a quel tempo il management team del Liverpool mi ha promesso il mondo.

D: Eri descritto come il nuovo Thierry Henry da molti, Rafael Benitez ha insistito nel farti giocare sulla fascia sinistra. Pensi che questo è qualcosa che ti ha impedito di raggiungere il tuo vero potenziale?

R: Sì, al 100%. Mi ha promesso di farmi giocare come un attaccante e mi ha messo sulla fascia fin dall'inizio.

D: Hai avuto alcuni grandi momenti con la maglia del Liverpool, sei andato a segno 22 volte, tra cui alcuni importanti in Champions League, così come il gol decisivo contro il Manchester United davanti alla Kop. Quale è stato il tuo momento migliore da giocatore del Liverpool?

R: In generale, ho passato un bel periodo nel club e nella città, ma credo che il momento più speciale per me sia stato quando ho segnato contro l'Arsenal in casa nei quarti di finale di Champions League.

D: Hai trascorso due anni all'Hoffenheim in Germania, come giudichi il tuo periodo lì?

R: Penso di aver avuto il mio miglior periodo in Germania. Forse non in termini di statistiche, ma giocavo 90 minuti a un livello costante, aiutavo la mia squadra e facevo giocare meglio gli altri.

D: Al club tedesco hai giocato accanto al nuovo giocatore del Liverpool, Roberto Firmino. Che cosa puoi dire ai fan dei Reds riguardo al brasiliano?

R: E' un buon giocatore di talento che è cresciuto bene ed è anche una brava persona. Penso che porterà ai tifosi del Liverpool molta gioia.

D: Hai trascorso l'ultimo paio d'anni in Turchia, come hai trovato le diverse culture calcistiche e come si confronta con l'Inghilterra?

R: Quello turco è attualmente un bel campionato, ma ci sono tante cose che hanno bisogno di migliorare. Penso che la cosa più importante sia la mentalità che deve cambiare in modo che il campionato cresca.

D: Hai recentemente firmato per l'Al-Ain FC, puoi dare ai nostri lettori una visione per cui ti sei unito a loro e ciò che speri di raggiungere lì?

R: Sono stato in trattative con Besiktas per lungo tempo, ma non siamo scesi ada accordi durante la negoziazione. L'Al-Ain ha mostrato interesse, mi hanno apprezzato di più, così ho fatto delle ricerche e ho visto che era la squadra numero uno negli Emirati Arabi Uniti. Si gioca per i trofei e attualmente hanno una grande squadra, così questa era la mia soddisfazione nella scelta di un nuovo viaggio.

D: I tuoi account di social media, sito web e marchio di abbigliamento sono invasi dal Liverpool. Ovviamente il club e la città sono ancora una parte importante della tua vita, speri di tornare un giorno?

R: Sì, al 100%. Liverpool è parte del mio cuore e sempre lo sarà, e sì, spero un giorno di essere in grado di tornare sia come giocatore, ma dubito (ride), o forse con un ruolo diverso.

D: Descritto come un giocatore che ha lasciato l'Ajax forse troppo presto, che consiglio daresti a un giocatore come Raheem Sterling, che a 20 anni è in una posizione simile a quella alla quale ti sei trovato di fronte tu nel 2007? Va verso lidi che gli offrono maggiori possibilità di successo, ma forse non offrono le stesse possibilità di sviluppo?

R: Se si è un giovane giocatore non si fa caso a tutto quando si deve prendere una decisione del genere, perché si è già eccitati dall'interesse di una nuova squadra. Le persone che si hanno intorno sono molto importanti per dare il consiglio giusto.

D: Ryan, hai ancora 28 anni, con diversi anni ancora davanti a te, dove ti vedi tra cinque anni e c'è qualche possibilità che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, allenerai?

R: In cinque anni probabilmente mi vedo in MLS e spero di avere ancora un altro paio danni davanti a me. Dopo questo, la mia carriera negli Stati Uniti continuerà con diversi interessi.

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About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]